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La vera storia dei coniugi Warren (Edward e Lorraine), i due più grandi cacciatori di fantasmi - o i due più grandi ciarlatani - della storia delle investigazioni paranormali americane, alla fine è sempre una questione di punti di vista.
1971, Harrisville, Rhode Island. Carolyn e Roger Perron si trasferiscono, con figli al seguito, in una nuova abitazione. Sin dall'inizio cominceranno ad accadere fatti strani e inquietanti: forti rumori, odori sgradevoli, ombre che si nascondono dietro le porte, il cane che ha un comportamento inusuale, strani lividi sul corpo della signora Perron, la costante sensazione della presenza di qualcuno.
Di lì a poco il susseguirsi di fenomeni poltergeist porteranno la famiglia Perron a credere che una forza misteriosa e maligna abbia preso possesso della loro casa. L'unica soluzione possibile pare sia quella di chiamare Ed e Lorraine Warren, detective dell'occulto che già in passato hanno avuto a che fare con fenomeni simili.
James Wan, regista abituato a sguazzare nel cinema horror ("Saw", "Dead Silence" e "Insidius"), si butta a capofitto in questa nuova avventura che prende spunto da uno dei casi più celebri dei coniugi Warren, noti al grande pubblico U.S.A. per le vicende legate alla casa 112 di Ocean Avenue ad Amityville (che ha ispirato il fortunato libro/film "The Amityville Horror" e tutti i seguiti).
Wan, nonostante avesse per le mani diverso materiale a cui ispirarsi (il già citato caso di Amityville, il processo ad Arne Johnson, o il caso di licantropia del 1983), decide di portare sul grande schermo proprio il caso dei coniugi Perron e della loro casa infestata.
Le prime sequenze ci mostrano la famiglia Perron arrivare nella loro nuova abitazione. Da subito capiamo il grosso lavoro della scenografa Julie Berghoff (che ha collaborato già con Wan proprio in ("Saw", "Dead Silence" e "Death Sentence") che riesce a riproporre quasi fedelmente le atmosfere cupe degli horror anni '70, perché in fondo "L'Evocazione - The Conjuring" è anche questo, un omaggio al cinema dell'orrore di altri tempi.
Sin da subito, durante la visione, avvertiamo una certa inquietudine nonostante il film stenti a decollare per via della narrazione lenta, che introduce i vari personaggi e il prologo della vicenda. Ma dopo questi primi 20 minuti (conditi comunque da qualche breve sussulto) ecco che il film entra nel vivo e le scene da salti dalla poltrona cominciano a farsi più frequenti. Sotto questo aspetto nulla (o comunque poco) è imputabile a James Wan che ha sempre utilizzato questo schema in tutti suoi film. Il regista malese-australiano dirige in maniera sobria, senza strafare minimamente, una pellicola che vuole mantenersi "povera" proprio per cercare di colpire lo spettatore in maniera più diretta, senza abbandonarsi a degli effettoni che servono solo a "stupire" lo spettatore. Quello che "L'Evocazione - The Conjuring" cerca di fare è di far provare al pubblico lo spavento in maniera del tutto spontanea e naturale.
Il film nel complesso è abbastanza riuscito anche se avvertiamo sensazioni di deja vu soprattutto nell'ultima parte. Il ritmo è buono, incalzante, e aumenta fino al rush finale.
Non è questa la sede per discutere circa la veridicità dei fatti e la genuinità delle attività dei coniugi Warren, in quanto nemmeno Wan e gli sceneggiatori Chad Hayes e Carey Hayes si pongono il problema più di tanto, sviando subito e dando per scontato che sia tutto vero.
In effetti non son proprio loro a dar per scontato nulla, ma è la legge del cinema horror e degli incassi, visto che l'enorme successo di questo film ha già messo in moto la pericolosissima macchina del sequel.
Ritornando alla pellicola in questione, come non citare l'ottimo cast che ha preso parte all'intero "spettacolo", con un sempre eccellente Patrick Wilson ("Hard Candy" e "Insidius"), un'ottima Vera Farmiga ("Bates Motel" e "Il bambino con il pigiama a righe"). E' doveroso citare coniugi Perron, interpretati da Ron Livingstone e Lili Taylor, per la loro buona prova.
In plauso finale va ai ragazzini, forse tra le note più positive del film: Mackenzie Foy, Joey King, Shannon Kook, Shanley Caswell, Hayley McFarland, Kyla Deaver e Sterling Jerins (che ha interpretato la figlia dei Warren).
La New Line ha confezionato un ottimo horror che pur non brillando per originalità riesce ad incutere il giusto terrore nello spettatore, mescolando le demoniache presenze con il concetto di fede. E' in effetti un qualcosa a cui abbiamo già assistito nella storia del cinema, basti citare film del passato come "Amityville Horror", "L'esorcista", "Poltergeist - demoniache presenze" oppure senza andare troppo indietro nel tempo, i recentissimi "The Possession" o "Il rito", per avere un'idea a cosa si andrà incontro.
I più scettici storceranno il naso (soprattutto chi ha visto i film già citati), ma l'approccio ad un film rimane comunque abbastanza soggettivo. Tralasciando le pellicole passate (o quelle già viste) possiamo dire che "L'Evocazione - The Conjuring" è un buon film che riesce ad infilare l'ennesimo tassello cinematografico nel l'immenso mosaico che ci raffigura (o meglio tenta di raffigurarci) l'eterna lotta tra il bene ed il male.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 22/08/2013 12.12.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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