L'effondrement rappresenta un audace esperimento narrativo che sfida convenzioni e aspettative, immergendo gli spettatori in scenari post-apocalittici non solo plausibili ma profondamente intrisi di attualità.
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Bisogna partire dalla premessa che questa miniserie è stata fatta prima della pandemia del Covid-19. Otto episodi molto brevi che si possono seguire tutti d'un fiato, mostrando il collasso della nostra società, come da titolo. Non ci sono catastrofi naturali o pandemiche o comunque una causa precisa. E' tutto un insieme di problematiche insite nella nostra società che provocano la sua caduta. Ognuno degli episodi sono girati in un unico piano sequenza, il che permette di essere sempre nel vivo della vicenda e dei loro protagonisti, offrendo un notevole tocco realistico, cosa che ho apprezzato. Pur essendoci qualche timido legame tra gli episodi, il carattere della miniserie è antologico, mostrandoci nelle varie fasi, tutta la fragilità del contesto sociale, pieno di disuguaglianze, un capitalismo che specula anche nel bel mezzo dell'apocalisse, il reiterarsi di modelli sorpassati come le nostre dipendenze da combustibili fossili, la politica che sublima sé stessa diventando un'elite per pochi. Eccellenti tutti gli episodi che inducono alla riflessione su un qualcosa che potrebbe accadere. Se devo sceglierne uno in particolare, direi il sesto ambientato in una casa di riposo per anziani. Da recuperare perché pur non offrendo soluzioni, pone dei quesiti rilevanti.