of freaks and men (1998)

E' un film che usa gli stilemi del cinema alle sue origini: il bianco e nero con tanto di didascalie tipiche del muto che vira successivamente dopo tale introduzione ad un lavoro con fotografia di color seppia che pur essendo sonoro, mantiene comunque le didascalie. E' un film che racconta l'evoluzione dalla fotografia al cinematografo attraverso la pornografia. Se nella prima parte c'era la staticità della foto ora le immagini in movimento, accellerano il baratro esistenziale dei personaggi. Se Browning concedeva ai suoi Freks la vendetta, nel film di Barabanov non c'è un riscatto. Tutti i personaggi rimangono preda chi delle proprie perversioni, che delle proprie contraddizioni, chi viene privato del personaggio con cui era in simbiosi. Un film di esseri spregevoli dove la mostruosità dei "normali" nutre attraverso la normalità dei mostri un pubblico altolocato e già nel pieno della propria decadenza. Un vero gioiello da vedere.