eyes of the spider (1998)

Coerente con la filmografia di Kurosawa, Eyes of the spider pone al centro dell'attenzione un personaggio dal passato tormentato. Un passato che ne determina sia le azioni che i comportamenti. L'obiettivo della vendetta è consumato rapidamente, di conseguenza ci troviamo di fronte ad un personaggio completamente svuotato perchè con il compiersi della vendetta si è determinato l'annullamento del suo unico scopo.
Il suo riciclaggio esistenziale lavorando per un suo amico, membro di una famiglia yakuza, fa compiere un passo piuttosto repentino al film verso territori consoni al cinema di Kitano. Alla drammaticità delle primissima parte del film, gradualmente emerge una vena di umorismo nero con situazioni a volte assurde ed altre grottesche, tipiche del regista di Sonatine. Non facilmente inquadrabile, ma merita un minimo di attenzione.