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"C'era una volta in America" è un film che ha fatto praticamente storia... Nella classifica dei film a stampo criminale occupa le primissime posizioni... Pellicola quasi impeccabile, attori di prima fascia e fotografia suprema... Questi sono solo alcuni ingredienti de "C'era una volta in America", il regista non si "ferma" e cura in modo pressoché perfetto i tantissimi e significativi dialoghi della pellicola... Infatti i dibattiti, le frasi celebri (a volte anche umoristiche) elevano allo spasimo un film e soprattutto lo rendono immortale... Lode a James Woods nei panni del cinico Max e Standing ovation per Robert De Niro (Noodles) che recita in modo supremo, l'attore è determinato, quasi impeccabile... Scelta azzeccata del regista di affidare le "redini" dell'Opera Cinematografica a De Niro... Ovviamente complimenti a tutto il cast, sul piano degli attori c'è veramente pochissimo da obbiettare... Pellicola composta da un ritmo blando (almeno a tratti), le atmosfere sono fantastiche, lo spettatore sarà coinvolto pienamente nelle varie gesta dei nostri ragazzi... Sergio Leone produce una grandissima Opera, è difficile trovare difetti nel film in considerazione... Forse le musiche (sono magnifiche) andavano evitate... (il regista "paga" il suo vecchio e inconfondibile stile Western e quindi riproporrà musiche del genere poco opportune a mio parere per un Gangster...) Il regista "divide" il film in episodi, il tutto ovviamente gira intorno alla banda criminale e soprattutto a Noodles... Questo ultimo è il migliore, esplosione di cinismo, determinazione, esperienza e freddezza... Gli altri membri del "gruppo" sono "imperfetti" , essi sono rimasti ancora "bambini", il solo ed unico padrone è Max contrastato ovviamente da Noodles... Possiamo notare la "formazione" dell'amicizia fra i due gangster, bellissimo e umoristico l'episodio dell'orologio... Nella scena inoltre Leone (in modo involontario forse) tratta il problema dell'abuso di potere che coinvolgeva e che tuttora coinvolge gran parte della polizia... è un' impresa lodare tutte le varie scene del film, alcune sono indimenticabili, lo spettatore si "dedica" una scena a piacere... In pratica tutte le persone che visualizzano il film si "incarnano" in qualche personaggio e si esaltano nel ricordare scene e vari episodi della pellicola... Complimenti Sergio... Nel film si "intersecano" teorie di vita, concezioni e stili diversi... Max e Noodles due criminali completamente differenti... Il primo spudoratamente cinico il secondo "amante" delle donne e a tratti passionale... (e sicuramente più ragionevole)... Rinnovo la lode a Leone, "C'era Una volta in America" è una pellicola magnifica, commovente, realista, drammatica, eccezionale,spavalda, sontuosa, imperiale... Oltre all'eterna "battaglia di stili" possiamo notare la mentalità di Max e Noodles, il primo agisce in modo scaltro, il secondo opta "studiare" la situazione per colpire egregiamente… Ovviamente queste teorie, questi "mondi mentali" possono essere capiti, e di conseguenza apprezzati solo dopo una totale (e attenta ) visione del film… Sergio Leone come detto cura tutto nei minimi dettagli, i risultati saranno grandiosi..! Max è diventato un uomo potente, lo stesso vale per Noodles, ma questo ultimo porta con sé i vecchi e tristi ricordi di un infanzia misera, difficile… Max invece dimentica tutto e pensa solo al roseo futuro… Ma purtroppo il futuro sarà nero… A "guastare" gli animi dei nostri ragazzi ci sarà il problema del Proibizionismo… Aperta la frontiera dei divieti sarà difficile "trattenere" clientela… E quindi il "buon" Max progetterà il colpo del secolo in una banca super-blindata (in teoria e soprattutto in pratica colpo inattuabile…) Noodles cerca di bloccare l'amico, impresa ardua… Il regista sbalza vertiginosamente nel tempo, in pratica Leone offre allo spettatore lo scenario civile Statunitense evolutosi nel corso degli anni, dei decenni… Ma protagonisti di tale scenario sono sempre loro, i vari Noodles e Max (in ruoli "passivi")… Bellissimi i ricordi infantili, o meglio adolescenziali di Noodles, gli amori i sogni "rivoluzionari"… "C'era una volta in America" è quindi un "piatto completo", in questa pellicola c'è praticamente tutto: tensione, dramma, sangue, amore, azione… Oltre ai "banchetti tattici" dei nostri ragazzi c'è anche l'armonia di gruppo, ovvero la coesione eterna di ragazzi basata su enti fondamentali come l'amicizia e la lealtà… Pellicola unica e forse insuperabile nel suo genere, indubbiamente superiore al "Padrino"… Il regista quindi offre allo spettatore un "giro panoramico" dell' America del Gangster, il regista "condisce" la storia con ingredienti "squisiti", un viaggio nella terra della delinquenza organizzata, Leone espone visivamente le tattiche e i comportamenti delle bande criminali… Pellicola mostruosa, in essa "nascono" svariati sentimenti di guerra, di supremazia e di passione… Corsa contro il tempo, Max rincorre la potenza, Noodles l'amore… Ma comunque in fondo l'obbiettivo dei due (soprattutto del primo) è quello di arricchirsi… In questo caso subentra prepotentemente il concetto dell'"insaziabilità Maxiana", il secondo invece ad un certo punto "arresta" le sue "passioni" criminali… Ovvero in parte si accontenta… Il finale del film (almeno sul piano visivo) potrebbe deludere la massa… Ma forse la cosa più bella della pellicola è (guarda caso) il sorriso di Robert De Niro… Nel film viene "toccata", o meglio "accentuata" la famigerata "Teoria del Sogno"… In pratica il tutto (ovviamente dopo la morte dei tre gangster) potrebbe essere (incredibilmente) solo sogno, Noodles è in estasi profondo e "rispolvera" i ricordi del passato e del futuro… (è l'apoteosi)…
"C'era Una volta in America" è una pietra miliare del genere Gangster, forse il più grande film di tutti i tempi (riferito al contesto criminale), gli attori, la dinamica del film, la fotografia, la storia del film, i Dialoghi compongo l' Opera… L'ascesa al potere di un gruppetto di ragazzi che "imitavano" e sfidavano i superiori, la luce nel buio, una via di fuga dal degrado infantile , una concezione di vita migliore che si scontra violentemente con la violenza… Sergio Leone "bilancia" l'emozione, come un impeccabile chirurgo pratica l'"operazione emotiva" nelle mente dello spettatore, il regista quindi "regola", "equilibra" tensione ed emozione… In pratica l'emozione abbonda (saggiamente) nel finale, durante il corso del film invece questo ingrediente lascia "cavallerescamente" il posto alle sparatorie e alle tattiche di guerra, per poi ritornare "Padrone" in alcune parti… (Mix perfetto, ottimo bilanciamento di emozioni , sangue ,storia e dialoghi…) Il finale della pellicola può essere interpretato in vari modi, ciò grazie alla "Teoria del Sogno", Noodles vuole ricordare Max in modo "puro", non lo spara e in modo "passivo" lo perdona… E in questo preciso momento nell'animo dello spettatore puo' iniziare finalmente una "guerra" di sentimenti e di speranza…