La storia ruota attorno all’amicizia tra le due streghe. Elphaba, soprannominata ingiustamente Malvagia Strega dell’Ovest, è in realtà una donna rivoluzionaria e anticonformista con la pelle verde che sfida lo strapotere del Mago di Oz, imbroglione dalle mire imperialiste. Glinda è invece la Strega Buona del Nord, amica di Elphaba dai tempi dell’Università di Shiz.
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Ero timoroso perché convinto di trovarmi davanti al Barbie di quest'anno (ovvero un film pompatissimo, ingarbugliato e pasticciato perché in troppi, tra produttori, autori e majors, ci hanno messo bocca per poterci lucrare quanto più possibile). In più, il precedente film del regista Chu, Crazy Rich Asians (anche quello pompatissimo e pasticciato) era davvero, davvero brutto.
Invece, a sorpresa, questo Wicked - Parte prima, è un film riuscito e piacevolissimo, in cui, mai neppure per una volta in 2h e 40, ho guardato l'orologio. I musical di Broadway, specie quelli di maggior successo, hanno una strana struttura, con un susseguirsi indistinto di canzoni a scapito della narrazione drammaturgica. In questa trasposizione, invece, ci si prende il tempo giusto per approfondire e risaltare ogni dinamica, i rapporti tra i personaggi (ben scritti) e i dettagli e i richiami al film di Fleming, con una scrittura che, per quanto semplice, risulta assolutamente efficace e, pur essendo soltanto un atto primo, il film non risulta monco ma soddisfacente pur senza una conclusione. La sceneggiatura risulta vincente specie nella contrapposizione tra le due protagoniste. A tal proposito, in un cast di tutto rispetto, spicca proprio quella su cui avrei puntato di meno e Ariana Grande si porta a casa il personaggio più riuscito e memorabile, figlia delle Bionde in carriera di Reese Whiterspoon, dalla vis comica innegabile e un'autoironia sorprendente. Delude invece la Erivo, pazzesca a livello canoro, ma insignificante come attrice. Realizza una Strega dell'Ovest timorata e noiosetta, che invece avrei preferito più rock-n-roll e spregiudicata.
Le riflessioni sull'attualità, la discriminazione e i regimi fascisti improntati sulla menzogna, si sprecano. Ma apprezzo la semplicità con cui arrivano. è proprio un film per tutti. ed è fiero di esserlo.