Il tempo per il nostro mondo sta per scadere, ed alcuni agenti entrano in azione per evitare un evento più catastrofico di una terza Guerra Mondiale o di un Olocausto nucleare. Tenet aprirà le porte giuste – e anche alcune sbagliate – per guardare il mondo con occhi nuovi, sentendolo anziché tentare di comprenderlo...
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A Nolan gli si può dire di tutto tranne che non sia coerente nelle sue opere. Tenet, palidromo perfetto che riassume il senso di quel Tempo che per il regista stesso è una vera e propria ossessione. Lineare o invertito comunque il tempo scorre ed è inesorabile. Ogni ambizione di dominarlo mette in scacco il protagonista. L'unica maniera è assecondarlo e raggiungere l'obiettivo attraverso le sue falle. Come concezione è molto vicino ad Inception, ma a differenza di quest'ultimo dove le varie sezioni erano distinte e separate come compartimenti stagni, in questo caso c'è la coesistenza di diversi piani nella stessa azione. Non è al livello dei suoi lavori precedenti, ma sono sempre convinto che Nolan sia uno dei più grandi sperimentatori al mondo, perchè ci vuole coraggio a sperimentare all'interno di un blockbuster.