lady lou - la donna fatale regia di Lowell Sherman USA 1933
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lady lou - la donna fatale (1933)

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locandina del film LADY LOU - LA DONNA FATALE

Titolo Originale: SHE DONE HIM WRONG

RegiaLowell Sherman

InterpretiMae West, Cary Grant, Owen Moore, Gilbert Roland, Noah Beery

Durata: h 1.06
NazionalitàUSA 1933
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 1933

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Trama del film Lady lou - la donna fatale

Cantante e proprietaria di un night club newyorkese, la disinibita Lady Lou vanta un numero pressoché infinito di amicizie maschili, nonché qualche attività non propriamente cristallina dal punto di vista legale. Per tenerla d'occhio, l'agente Cummings assume le mentite spoglie di un integerrimo capitano dell'esercito della salvezza, ma l'irresistibile magnetismo della sua "preda" gli farà perdere ben presto la testa...

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Voto Visitatori:   6,70 / 10 (5 voti)6,70Grafico
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Voti e commenti su Lady lou - la donna fatale, 5 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  20/07/2025 22:37:40
   6 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Sinceramente l'ho trovata una commedia abbastanza modesta questa opera di Sherman, un po' la classica operazione del periodo in cui lo star system dominava la scena hollywoodiana, con l'affascinante protagonista interpretata da Mae West che catalizza tutta l'attenzione su di sé in questa commedia di stampo teatrale, stracolma di dialoghi e praticamente tutta girata in interni, ovvero nel losco locale dove lei ed il suo socio fanno affari e basata tutta sulla carica erotica della donna, che è riuscita a far carriera ed imporsi nell'ambiente tramite la sua abilità nel manovrare gli uomini, affascinandoli col suo aspetto attraente e la sua personalità esuberante e provocatoria, specialmente per il tempo, ma che oggi non è invecchiata benissimo.

Interessante la contestualizzazione nel sottobosco dei locali notturni durante l'era proibizionista, con la narrazione che gioca molto col personaggio di Cary Grant, giovane poliziotto dai modi educati che lavora per smascherare il giro, da qui l'esito mi sembra abbastanza scontato, introducendo l'elemento della carica erotica della donna che mette in grossa difficoltà il poliziotto ed è una sorta di impedimento per il suo lavoro, con diversi gradevoli intermezzi musicali e qualche personaggio esterno introdotto per aggiungere un po' di pepe alla storia, come il gangster che inizialmente ha una relazione con Lou, in una simpatica scenetta in carcere, uno dei pochi momenti in cui si esce fuori dal locale, con la protagonista che scambia diversi dialoghi anche parecchio divertenti con i vari carcerati, che fanno intendere una certa complicità e vecchi trascorsi.

Funziona anche in virtù della breve durata e di due interpretazioni carismatiche con i due protagonisti che hanno il ruolo cucito su misura, Cary Grant era ancora giovanissimo e già aveva trovato la dimensione che farà la sua fortuna in futuro, col classico giovanotto dal viso pulito un po' timido e molto educato, Mae West è un tornado di provocazione con la lingua lunga e mille trascorsi a cui rendere conto.

Simpatico, non eccezionale.

Suskis  @  10/01/2010 18:44:34
   5½ / 10
Mi ero finalmente deciso a conoscere Mae West (più che altro per capire da chi si fossero ispirati maggiormente per creare Jessica Rabbit!) ma devi dire di essere stato piuttosto deluso... Ok, era il 1933, ma a me sta Mae West è parsa solo una panzona volgare e ingessata!
Non so bene cosa salvare del film, a parte la durata: il personaggio di Grant è praticamente una comparsa (le cui azioni mi sembrano assolutamente casuali). Il finale non ha proprio alcun senso.
Cosa salvare: forse qualche battuta.
Ma probabilmente il doppiaggio italiano non ha reso giustizia alla pellicola (spero!)

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  11/09/2008 19:57:28
   7 / 10
Dotata di un'incredibile carica erotica, piccola ma sensuale, abile manipolatrice di uomini, Mary Jane West è stata senza dubbio l'attrice più discussa degli anni '20, sia che recitasse sul palcoscenico di un teatro che dietro la macchina da presa in un film; il perbenismo americano riuscì appena a scalfire quest'autentico simbolo dell'epoca.
Il linguaggio alquanto spinto ed esplicito, l'ancheggiare dei suoi fianchi, gli ammiccamenti, le fecero conoscere addirittura il carcere ma anche un' enorme notorietà; fu soltanto con l'introduzione del famigerato codice Hays che la West ridimensionò, suo malgrado, quella carica erotica che l' aveva resa famosa.
Fortunatamente "La donna fatale" risale ad appena poco prima questa inutile mutilazione e ci permette di godere appieno della spontaneità e della simpatica volgarità che le era propria.
Storia gradevole con un Cary Grant poco più che esordiente ad affiancare la scanzonata attrice statunitense.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/11/2007 21:28:54
   7½ / 10
Uno dei film migliori di Mae West, ricco di ammiccanti e oltraggiose (per l'epoca) battute cfr. non ricordo se sia proprio in questo film che si sente la celebre frase "hai una pistola in tasca o sei solo felice di vedermi?", ovviamente distrutto dalla censura. Personalmente preferisco il successivo L'm not angel, sempre con Cary Grant, ma qui Mae è insuperabile. Unico neo, il doppiaggio italiano che non rende giustizia alla "Divina"

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/09/2008 20.20.02
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Dick  @  06/11/2007 21:26:45
   7½ / 10
Godibile film che consacrò la popolarità della West con un Grant che come in "Venere Bionda" si limita a fare un pò da spalla diciamo così e che sarebbe esploso due, tre anni dopo.

  Pagina di 1  

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