Nonostante i tumulti che scuotono Rio de Janeiro negli anni 70, la madre e casalinga Eunice Paiva si tiene ben lontana dalla politica. Ma quando il marito viene rapito dalle forze della dittatura militare, la donna subisce una metamorfosi e diventa la più feroce oppositrice del regime totalitario che governa il paese.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Cinema politico abbastanza convenzionale, potrei elencare altri 40 film identici provenienti da altrettanti Paesi. Confezione, sceneggiatura e recitazione senza guizzi, per rendere la visione più standardizzata e di più facile accesso per gli americani, che di fatti sono subito corsi a nominarlo agli Oscar. Parte benissimo con un incipit che restituisce tutto il calore della famiglia, si prosegue più stancamente e si finisce con un buon finale in cui la veterana Fernanda Montenegro ruba la scena alla figlia Fernanda Torres (brava sì ma non particolarmente memorabile).
Al contrario delle dittature cilena ed argentina, quella brasiliana a livello cinematografico è certamente meno prolifica e Salles riesce ad adottare come nucleo portante non un gruppo di oppositori al regime, ma una famiglia che più borghese non si può. Vero che il capofamiglia è un ex deputato laburista destituito illegittimamente dal regime militare, tenendo i contatti tra i dissidenti della giunta e le proprie famiglie, ma gli altri membri della famiglia non ne sono coinvolti rimanendo in apparenza piuttosto neutri dal punto di vista politico. L'arresto e la successiva scomparsa di Ruben Paiva è l'inizio del calvario di una donna che cerca di mantenere l'unità familiare senza l'importante riferimento del marito. Anch'essa, insieme ad una delle figlie viene imprigionata e tenuta per giorni in un luogo segreto ed interrogata per giorni ininterrottamente. Non è uno sguardo ampio quello di Salles, perché pur facendo percepire in maniera tangibile la dittatura, sceglie come punto di osservazione una dimensione domestica in cui il personaggio della Torres, moglie del deputato acquisisce consapevolezza e tenacia nel chiedere la sorte del marito. Ed è proprio Fernanda Torres, vero valore aggiunto e vincitrice morale della Coppa Volpi femminile di Venezia 81. Oltre alla Torres c'è anche una buona sceneggiatura che rende la narrazione scorrevole malgrado la sontuosa durata, arricchita da ottimi dialoghi. Uno dei migliori film del concorso veneziano.