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L'apice della carriera di Woody Allen che con questo film ha consacrato definitivamente la sua immagine di comico e nevrotico newyorkese alle prese con i problemi di relazione. Trasposta sullo schermo, la storia (autobiografica o cmq giù di li) del rapporto con Diane Keaton ha un suo fascino e il suo romanticismo è costantemente accentuato dalle splendide vedute di Newyork che fanno da sfondo alla vita dei due protagonisti. Ciò che ne deriva è una bella commedia con tratti malinconici che è qua e là arricchita da momenti esilaranti e gag indimenticabili. L'oscar al miglior film, e soprattutto alla migliore sceneggiatura originale, è più o meno accettabile a secondo dei gusti, mentre è oggettivamente discutibile quello alla regia dal momento che è fin troppo chiaro che per un film verboso e teatrale di impostazione come questo la regia si limita ad accompagnare le performances attoriali senza eccedere in particolari virtuosismi. Insomma a mio parere ingiustificato. Stesso discorso vale per l'oscar alla Keaton che, come qualcuno ha già detto, qui non fa altro che interpretare se stessa