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Premetto che ho una cultura cinematografica molto vasta, che adoro David Lynch per alcuni suoi indiscutibili capolavori, come Strade Perdute, una Storia Vera e Mulholland Drive, e che mi sono riuscita a sorbettare l'inrera serie di Twin Peaks.... Putroppo Inland Empire si è rivelata una clamorosa delusione, dal recitato, alla sceneggiatura e pèrfino alla disturbante colonna sonora, che di solito nei film di Lynch raggiunge vetto di lirismo...con il grande inestimabile Angelo Badalamenti. Il film è proprio, come nel titolo, un delirio della mente, nel senso che il regista si è calato una pasta tra un ciak e l'altro. La piece teatrale con i conigli mi è sembrata una furbata per confondere le idee, rievocare il totem di Carroll, e giustificare le numerose lacune della trama. B-movie con telecamera impazzita che accentua il senso di vertigine e nausea dello spettatore. L'idea è buona, e penso che lo rivedrò per pungolo intellettuale, ma non posso esimermi dal proclamare un "alla prima, è davvero un bruttissimo film, contorto, lezioso ed inutile, da sconsigliare o da rivedere con l'ausilio di un filosofo". Mi perdonino i tanti utenti che sono riusciti ad afferrare il senso dell'opera, ma anche ad apprezzare il film mentre lo stavano guardando (il che mi sembra impossibile").