Ferito durante una sollevazione popolare che ha causato la morte di suo padre il re, Enion, un giovane principe, ne prenderà il posto grazie al dono del cuore di drago ma al patto che diventi un buon re. Ma Enion diventa anche più perfido del padre...
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Uno di quei film che tolti dalla loro epoca e visti oltre una certa età potrebbero risultare alquanto indigesti. Diciamo che "Dragonheart" va visto con occhio nostalgico, magari con l'occhio di un ragazzino o poco più. Se visto in quest'ottica può risultare gradevole ancora oggi, certo la sceneggiatura a volte è veramente ridicola però c'è da dire che ci sono anche dei momenti tutto sommato divertenti e coinvolgenti.
Il personaggio più simpatico è frate Gilbert interpretato dal compianto Pete Postlethwaite, mentre Dennis Quaid fa la sua bella figura nelle vesti dell'eroe di turno. Molto bravo anche l'interprete del perfido re Enion, mentre malino la ragazza che pure come personaggio non è molto riuscito.
Il drago con il suo carico di effetti speciali risulta ancora oggi molto gradevole, ma devo andare controcorrente sul doppiaggio: mi dispiace non averlo visto in lingua originale con la voce di Sean Connery, ma nella versione italiana credo che Gigi Proietti (per quanto bravissimo) non sia la scelta giusta, è una voce che a mio parere proprio non si addice al drago.