Nell'avveniristica e distopica America del duemila, si organizza una corsa da costa a costa in cui vince chi ha investito il maggior numero di passanti.
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Clamorosa thrashata by Roger Corman (e si vede) anni 70. Adesso, possiamo dire che il film è fondamentalmente una gran scemenza, possiamo discutere che ha una trama che in stupidità è più unica che rara e tante altre cose, ma signori miei, è proprio questo il bello di questo pazzo road movie. Tutto è ampiamente portato sopra le righe, e Corman non ci ha pensato un secondo ha mettere i soldi per la produzione. La pellicola si potrebbe catalogare come appartenente al filone distopico che andava molto in voga negli anni 70-80 e per certi versi ricorda il ben più serio "Rollerball" con James Caan uscito nello stesso anno. Il regista, tale Paul Bartel non ci risparmia assolutamente niente, proponendoci le situazioni più inverosimili possibili. Innanzi tutto le macchine sono tra le più tamarre che abbia mai visto in un prodotto cinematografico, non so quale sia la più assurda, ma comunque questa è una cosa voluta per aumentare il tasso di ironia e contrapporlo a quello di violenza. Ecco, la violenza è un altro fattore determinante nella pellicola, ci sono uccisioni davvero cruente, quasi splatter, assistiamo davvero a delle morti alquanto incredibili ma allo stesso tempo rese verosimili dall'attenta regia e dagli effetti speciali molto validi nonostante il budget. Altra cosa riuscita al director è la direzione degli attori, li cala perfettamente nei panni dei 5 (improbabili) piloti. Ottimo il ritmo, ovviamente influisce la brevissima durata, ma nonostante ciò abbiamo un'ottima alternanza tra le scene delle corse, rese abbastanza bene e condite con uno sferzante humor nero e scene più tranquille che vengono però, quasi sempre riempite con dei nudi femminili molto interessanti XD. La narrazione è spedita, forse troppo, tuttavia in essa Bartel ci riserva sempre delle sorprese deliziosamente thrash. L'atmosfera è interessante, si avverte una certa aria distopica e crudele, volta a sottolineare la voglia continua della gente ad assistere a spettacoli gratuiti di violenza. Infatti il regista fa ovviamente la sua critica nei confronti del sistema, che appunto, esige spettacoli sempre più truculenti e senza limiti, e inoltre ho notato anche qualcosa da ridire nei confronti dei mass media, in particolare i giornalisti, sempre alla ricerca dello scoop. Il finale è molto divertente, caratterizzato da una vena ampiamente politica. La scenografia è parte essenziale del tutto, ben fatta, bei paesaggi e valorizzata bene da Bartel. Non male neanche le musiche, accompagnano. Il resto è tutto parecchio mediocre, dalla fotografia che praticamente non esiste ad una sceneggiatura che per quanto simpatica, presenta una stesura dei personaggi pietosa e una generale approssimazione dell'intera storia. Poi si, ha anche alcuni lati positivi, come un discreto impianto narrativo, alcuni colpi di scena interessanti e dialoghi originali che spesso strappano il sorriso. Ma se da qui devo dire che è fatta bene, assolutamente no. Il cast vede due soggetti in particolare tra i tanti presenti, e cioè David Carradine, attore simbolo dei b-movies americani e un giovane Sylvester Stallone. Nessuno compie una gran prova, tutti si limitano a svolgere il compitino e niente di più. Almeno sono stati ben diretti dal regista. Il montaggio è orrendo, stacchi improvvisi da una scena all'altra si susseguono paurosamente e altro ancora.
Conclusione: una piacevolissima tamarrata come poche se ne vedono, fa divertire e ha anche dei messaggi molto forti che devono far riflettere. Lo consiglio pienamente agli amanti del thrash e non. Un 7 (stiracchiato) se lo merita tutto.
B movie di un trash stellare, completamente assurdo dall' inizio alla fine ma spassosissimo, i suoi due protagonisti poi sono quanto di più illogico e insensato ci si possa immaginare, abbiamo David Carradine nei panni di Frankestein il miglior pilota da corsa del mondo (tra l'altro il suo vestito ricorda molto anzi troppo quello di Darth Vader, ed il bello è che questo film è stato girato due anni prima di Star Wars, quindi viene il forte dubbio che George Lucas abbia copiato il look del suo Villain da questa pellicola di serie Z) e un inedito Sylvester Stallone nei panni di Mitraglia Joe suo rivale e acerrimo nemico, nel contesto si fa anche un buon uso di pollastrelle sculettanti giusto perchè anche l'occhio del tipico spettatore o maschio truzzo vuole la sua parte.
Le auto usate fanno scompisciare dalle risate specie quella di Stallone che ha innestata un' enorme baionetta sul frontale, utile ad infilzare i passanti, perchè è questo lo scopo della gara ovvero segnare punti falciando gente a caso e sotto questo aspetto il film è pure molto violento con uccisioni a tinte horror.
Bisogna premiarlo solo per l'assurdità della trama ,guardatelo... "e quando vi ricapita di rivedere una super*****la del genere !!!"
Nel futuro distopico americano del 2000 lo sport più in voga è una corsa automobilistica lungo tutto il paese dove vince chi investe più passanti; i personaggi più spericolati con le auto più pittoresche si presentano alla gara. Opera indipendente, satirica e visionaria, girata con pochi mezzi e tante belle idee messe in scena da Bartel con un buon senso del ritmo e le giuste dosi di cattiveria, ironia ed erotismo. Il pubblico odierno potrebbe storcere un pò il naso (per scenografie e dialoghi sicuramente ma anche per la staticità dell'azione e per la mancanza, vista la trama, di violenza grafica); ciò non toglie che il film rimane ancora affascinante, accattivante e parecchio divertente. Molto interessante (per un fan accanito come me ancora di più) vedere un giovane ma già pronto ad esplodere Sly nella fase "attore di classici" e ancora lontano dall'immagine/icona di action hero che si costruirà da "Rambo 2" in poi.
Da rivedere, ma in lingua originale. Prodotto da Roger Corman, e si vede.
Più B-movie di così si muore... L'idea è stupenda: vince la corsa chi uccide più persone!!! Una sorta di carmagedoon... Stallone appena maggiorenne fa sbellicare, Carradine è il protagonista perfetto ( guardate come è vestito! non ricorda l'amico di Zed in Pulp Fiction???)... Gli effetti speciali sono quelli degli anni 70... ossia non ci sono... Ho sentito che ne faranno un riadattamanto,perfavore non rovinatelo!!
UNA SORTA DI WACKY RACES CATTIVA!!! Il film è ridicolissimo... in questo caso è un pregio. Dietro la produzione c'è Corman che riesce come sempre a creare con pochissimi mezzi un film ingenuo ma divertente. Gli effetti dei vari investimenti sono molto superficiali però devo dire efficaci. Carradine nella parte del campione Frankenstein è da ammirare, con quel vestito nero col mantello e il casco.Sicuramente si sono ispirati a lui per creare il costume di Magneto!!!!!! Stallone nella parte di Machine Gun Joe Viterbo è mattissimo, troppo folle quando spara sulla folla invidioso del successo del rivale Frankenstein. Parecchie scene di nudo molto soft ma conturbanti e una musica mai "volutamente" azzeccata. Insomma, un cult del cinema di serie B che ogni amante del genere deve vedere.
Un geniale cult degli anni '70, cinema indipendente alla Roger Corman (che produce) , tanto elogiato da registi come Joe dante e simili, bellissimo, provocatorio , senza compromessi e anche molto violento.
Protagonista insieme a David Carradine un giovane Sylvester Stallone. Purtroppo non è uscito mai in Italia, recentemente è stato proposto per la prima volta in dvd con un doppiaggio terribile. Ma vale.