Keira Knightley è Anna Karenina, l'aristocratica russa che tradisce l'odiato marito, un alto funzionario statale (Jude Law), e rimane incinta del suo giovane amante Vronsky, un ufficiale dell'esercito (Aaron Johnson).
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Eviterei, trattandosi di un grandissimo romanzo di Tolstoj dove c'è molto più di quanto potrà mai esserci in qualunque film di qualunque regista, di accostare minimamente l'opera cinematografica al testo. Questo film vive e si magnifica grazie alla geniale sceneggiatura di Tom Stoppard ed agli altrettanto geniali e sorprendenti espedienti scenografici, nonché all'appassionata ed emozionante regia. Meravigliosi anche i costumi e la colonna sonora di Marianelli. Quando avevo letto della messa in scena teatrale mi ero subito chiesta come avrebbe trovato spazio in questo film la campagna tanto amata da Levin ed eccomi accontentata: spazi chiusi che diventano aperti dietro una porta, un sipario, oltre la scena. Non amo le stravaganze e le eccentricità applicate ai classici ma dopo un iniziale fastidio alla scena del ballo, ho molto apprezzato. Del resto dopo tante classicissime trasposizioni cinematografiche, solo un film così poteva avere senso. Keira Knightley è per me al momento una delle più belle attrici americane ed è anche bravissima, estremamente espressiva e coinvolgente. INSOMMA L'HO TROVATO SPLENDIDO.