Agata si sentiva al sicuro nella sua libreria e invece è come se all'improvviso fosse finita dentro la trama di un bizzarro romanzo: un amore inatteso, l'improvvisa scoperta che suo fratello non è più suo fratello, e le lampadine che misteriosamente si fulminano al suo passaggio...
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Se Soldini non avesse indugiato troppo nel costruire Il mito della Maglietta quale diva-tardona del cinema italiano e se si fosse contenuto nel infornare personaggi senza soluzione di continuità [gestendone alcuni in maniera raffazzonata - la Massironi] probabilmente, considerate le ottime premesse e la sua indubitabile qualità come regista, parlerei di un opera indimenticabile. Così non è, purtroppo. Andate a vederlo se amate il cinema di qualità ma tenete conto che ha almeno 20 minuti di troppo e la storia non esiste perchè Soldini si diverte un mondo a creare una sarabanda di figure (alcune: bellissime) che però spesso vagano nell'inquadratura come pupazzi animati. Agata & la tempesta, per me, è un quasi bel film.
ritorna il tema della ricerca d'identità.La Maglietta sempre bravissima nel suo personaggio un po 'sopra le righe, affiancata da un ottimo Battiston e da un valido Solfrizzi. Tra i caratteristi vale la pena di segnalare l'anziana geometra che parla come una lettera commerciale.