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Giunto al suo 50esimo film, si spera vivamente che Woody si dia al pensionamento. Un film già visto dal primo all'ultimo secondo, stracco, pedante, ripetitivo, pur dignitoso nella forma (parliamo sempre di un maestro del cinema) ma assolutamente e inesorabilmente inaffrontabile ormai nella sostanza, ridotta a pillole di banalità che, in passato, erano proposte in riflessioni e narrazioni di ben altro spessore. Allen rifà se stesso per l'ennesima volta, (auto)compiacendosi della fiducia accordatagli dai finanziatori francesi ma senza alcun barlume di originalità. Anzi, mai come in questo caso, tutto è fatalmente scontato. Meglio, come recita il finale, non approfondire. Aveva ragione Lory Del Santo.
Da quando Allen non è più lo stesso di "Saperla lunga" ('73, ed. or.: "Getting Even" '71) e "Citarsi addosso" ('76, ed. or.: "Without Feathers" '75), quello pieno d'autoironia e con aforismi ormai classici sulla condizione cosmica? Da quando è un esponente dell'alta società cosmopolita che descrive sempre meno per invece disprezzarla sempre più? Nessuno l'obbliga a frequentarla. Forse gli serve per riempire il suo ultimo libro "A proposito di niente" (2020, ed. or.: "Apropos of Nothing") di 400 pagine d'aneddotica autobiografica autoindulgente. Lo stesso per questo film in cui il teorema riduce i protagonisti a personaggi funzione. Aveva ragione mio padre quando, comprando quei due primi libri, commentò: "Divertente m'alla lunga stanca". O per dirla con la battuta conclusiva: "Meglio non approfondire troppo". "Cantaloupe" d'Hancock o "Cantaloop" degl'Us3 in "heavy rotation" contribuisce allo sfinimento.
Da amante di W.Allen spero sia il suo ultimo film...forse il peggiore della sua bellissima filmografia. Banale noioso con un finale di una prevedibilita' sconcertante. Veramente brutto.
Un Woody ormai bollito cerca di rinverdire i fasti di Match Point ma poi si mostra parecchio confuso sulla scelta del registro da tenere e risolve tutto in burletta, con personaggi talmente ridicoli e stereotipati da smorzare sul nascere ogni motivo di eventuale pathos. Sconfortante in particolare l'incapacità dell'ultimo Allen di tratteggiare i caratteri in maniera minimamente approfondita e credibile, come sapeva fare magistralmente quando era ancora lucido…emblematico in tal senso il comportamento della madre di lei che passa in tre secondi netti dall'adorazione incondizionata per il genero all'accanimento contro lo stesso senza alcun motivo concreto. Per il resto festival delle immagini patinate da guida turistica, del foie gras e delle coscette di rana…vive la France!! L'appuntamento annuale con il film di Allen ormai lo attendo più con timore che con trepidazione. Discreta la trovata del biglietto della lotteria usato come MacGuffin, per chi si accontenta.
Sarebbe forse troppo chiedere all'ormai quasi novantenne Woody Allen un aggiornamento di tematiche per assistere ad un'opera meno legata al suo passato: va apprezzata l'idea di girare per la prima volta in lingua francese con attori francesi, come lo sforzo di non farsi prendere la mano da eventuali cartoline naturalistiche di Parigi e dintorni, ma altre cose da applaudire in questo suo ultimo lavoro non ce ne sono più molte. Il film è infatti una rimasticatura dei temi classici del Maestro come fato e colpa già portati ( meglio ) sullo schermo diciamo da "Crimini e Misfatti" in poi, passando per "Misterioso omicidio a Manhattan" ( la signora di mezza età che si improvvisa investigatrice ), "Match point" e "Sogni e delitti". Una commedia un pò piatta perchè non è una commedia, visto che non si ride, e che fatica ad entrare compiutamente nella dimensione del mistery, forzata nel passaggio da svolte narrative non sempre congruenti. Girato correttamente e con due bravi interpreti principali - il viscido Poupaud, già tra gli attori preferiti di Ozon, è un villain costretto dalle circostanze, Lou de Laâge ha una freschezza espressiva che non sfigura a confronto con le grandi interpreti femminili dei film di Allen - il film potrà forse piacere al fruitore occasionale ma dirà poco a chi i lavori di Woody li segue da tempo.