Un uomo viene picchiato duramente appena arrivato ad Helsinki. Colpito da una forte amnesia, l'uomo non ricorda cosa né cosa sia successo, né il suo nome, o qualsiasi altro particolare legato alla sua vita. Si ritrova così senza casa, senza lavoro, e senza una vera identità...
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Apprezzabile commedia romantica, dal ritmo blando, ipnotico ed i dialoghi scarni e, a volte, meravigliosamente assurdi. Il filo conduttore del racconto è un uomo che, persa la memoria e rimasto solo, si trova alle prese con se stesso ed il mondo che lo circonda. Sull'orlo della deriva sociale i protagonisti riescono comunque a mettere insieme una sorta di dignità esistenziale che permette loro persino di organizzare una certa regolarità quotidiana fatta di sussidi, fugaci lavoretti, improvvisati ricoveri inospitali e solidarietà reciproca. Nonostante l'amarezza di fondo il film ha un palpabile taglio ottimista che lo rende scorrevole ed ironico ed ecco che, facendo di necessità virtù, una violenta aggressione diventa l'evento di svolta per un benefico cambiamento di vita, il terreno brullo della discarica diventa un orto, il fatiscente container di lamiera un alloggio arredato, un incontro fortuito e difficile un nuovo, edificante, amore; il tutto accompagnato da una serie di brani musicali blues e rock'n'roll tanto stridenti con il contesto quanto efficaci in ottimismo. Ottima recitazione basata fondamentalmente su sguardi e silenzi e godibile regia all'insegna di essenzialità, linearità e semplicità.