Il dottor Clitterhouse è un medico che studia i malfattori, cercando le connessioni tra le alterazioni fisiche e quelle psicologiche. Per arricchire i suoi studi, e conoscere gli stati emozionali, diventa egli stesso ladro. Una notte, dopo aver commesso u
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Un curioso mix di generi che farà da apripista al genere noir oramai alle porte... Un film forse da una trama un pò improbabile ma ben scritta,e sopratutto ben interpretata dal cast nel quale brilla logicamente Edward G. Robinson e un non ancora celebre ma ugualmente bravissimo Humphrey Bogart. Si distanzia dalle pellicole di quegli anni non cedendo spazio al melodrammatico,da vedere.
Studioso della mente umana ed in particolare di quelle dei delinquenti, lo stimato dottor Clitterhouse diventa lui stesso un malfattore per approfondire le sue tesi, rimanendo invischiato in furti di ogni genere. Diciamolo subito, per quanto rasenti l'improbabile questa pellicola ha un incipit notevole: mai si era visto al cinema un galantuomo che diventa ladro per amor di scienza, rischiando di farsi travolgere nel vortice dei crimini. Anche la costruzione della storia, imbevuta di una vena grottesca insolita per i tempi, non è affatto male; brilla in particolare la contrapposizione tra il personaggio di Robinson e quello spietato di Bogart, agli antipodi come modi di pensare e di agire. La "sfida" tra i due pezzi da novanta sacrifica colpevolmente la bravura della Trevor, costretta a fare tappezzeria.