Dal romanzo di Charles Frazier. Verso la fine della guerra civile americana, Inman, un soldato ferito, sta cercando di tornare a casa a Cold Mountain, nel North Carolina. Là lo aspetta la sua fidanzata Ada.
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Il mio giudizio è tutto sommato positivo. Questo film, oltre a raccontare una storia d'amore ha voluto rappresentare tutta la crudeltà e il dolore di una guerra, quella di seccessione, come già era accaduto con le scene schoccanti di "Salvate il soldato Rayan" sul secondo conflitto mondiale.
Questi avvenimenti realmente accaduti, per quanto possano turbare, ci ricordano quanto straziante sia vivere l'esperienza della guerra e che conseguenze (separazioni, solitudine, morte...) possa portare. Il merito di questo film sta proprio nell'aver raccontato in modo abbastanza realistico tutto questo attraverso la storia di tre personaggi simili probabilmente a migliaia di altri dello stesso periodo storico.
A parte questo, pur essendo stato realizzato e interpretato bene (anche se non avrei scelto Jude Law tra i protagonisti), "Cold mountain" non mi ha particolarmente emozionata o colpita. Inoltre non lo paragonerei affatto a "Via col vento" come ho sentito fare da alcuni critici. Queste due pellicole sono estremamente diverse: personalmente credo che "Cold mountain" non sia riuscito a dare a due personaggi femminili lo stesso carisma della protagonista di "Via col vento" la cui storia è decisamente più avvincente. Non credo che questa pellicola rimarrà a lungo nella nostra memoria (indipendentemente da quanti oscar conquisterà).