In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
Per me non è un capolavoro e non mi riesco a capacitare della ragione per cui questo film abbia fatto storia. La storia non presenta nessuna innovazione particolarmente rilevante: probabilmente il pubblico del tempo lo ha catalogato film per "duri" e questa leggenda continua a perdurare negli anni. Va infatti segnalato che sotto il punto di vista tecnico una pellicola come "Non aprite quella porta" gli da 3 piste; sotto quello di denuncia la tetralogia di Romero è avanti anni luce e, anche (e sopratutto) sul piano della tensione questo film mi ha trasmesso davvero poco. Certi film di Dario Argento ("Suspiria" e "Profondo rosso" su tutti) fanno ben più paura rispetto a "L'esorcista" che, in più di una sequenza, mi è parso quasi comico. Come non citare la sequenza in cui il demonio urla con voce poco amichevole (e con intenti piuttosto loschi): "la ***** è mia!"; in effetti in questo punto mi sono sganasciato dalle risate. Credo che anche la storia non sia delle più brillanti: dopotutto, nonostante il film abbia creato questo sottogenere nel filone horror, realizzare una pellicola che si basa su un esorcismo è assai fattibile. La cosa più convincente del film, comunque, rimangono le musiche che forse sono la cosa più spaventosa di "L'esorcista". Infine sottolineo che il voto al film sarebbe 7; questa versione integrale si merita un mezzo voto in meno perchè sostanzialmente non apporta nessuno novità, inserendo scene assolutamente evitabili: la tanto acclamata sequenza in cui Linda Blair scende la scala a mo' di ragno mi è sembrata, ancora una volta, piuttosto comica. Se ve lo volete godere un po' di più, fate come ho fatto io, guardandovi prima la versione canonica.