All’inizio del XX secolo, la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi. L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere all’omicidio. Una storia d’amore e tradimenti, delitti e misteri in un intrigo avvincente per la scoperta della verità.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Un pezzo di storia del primo dopoguerra americano intorno agli anni 20. Un inizio a dir poco straniante perchè mette in luce un certo grado di ribaltamento sociale. Una nazione indiana ricca e prospera che dopo aver scoperto il petrolio all'interno della riserva, grazie alle concessioni a peso d'oro diventano ricchi tanto che hanno alle dipendenze personale bianco. Una ricchezza ai limiti dell'esibizione in alcuni casi, ma che non nasconde la fragilità su cui poggia: malattie come il diabete, depressione cronica che conducono al suicidio e se Madre Natura non arriva, l'uomo aiuta con omicidi ed uccisioni in serie. Killer of The Flowers Moon non esprime una violenza iperrealistica come altre pellicole di Scorsese, bensì più "semplificata" ed essenziale, sufficente per spiegare un meccanismo più sottile ma non meno inesorabile quando si muovono gli antenati dei lupi di Wolf Street, mossi da spregiudicatezza ed avidità, ma con il volto suadente ed i modi generosi di un Robert De Niro cinico e manipolatore. Un latifondista che manovra le sue pedine a piacimento, in primo luogo Ernest, e mosso dalla volontà di accumulare denaro e concessioni a suo favore e dei suoi sodali. Anche Di Caprio è convincente nel portare sullo schermo un carattere problematico e debole, inetto e poco intelligente, però più genuino e sinceramente innamorato della moglie. Anche lui ha i suoi lati di ambiguità proprio nel rapporto coniugale (molto brava anche la Gladstone), nel misurare il grado di consapevolezza se la cura per il diabete non sia in realtà una forma di lento avvelenamento. Un film dalla durata gigantesca, tuttavia scorrevole che mostra uno spaccato di storia poco conosciuto. Una forma di massacro attuata in maniera più subdola per nutrire l'avidità di pochi a svantaggio di molti.