Giovane ebreo, appassionato della corsa, s'imbatte in criminale di guerra nazista che torna dall'Uruguay a New York per entrare in possesso di diamanti, custoditi per lui dal fratello ora defunto. Duello mortale.
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Un film thriller molto famoso, ma che forse ha ricevuto consensi un po' troppo esagerati (sopratutto da parte del grande pubblico). Dopo una prima piuttosto lenta, in cui il ritmo è basso e dove certi passaggi sembrano un po' troppo farraginosi (voto 6), il film ingrana la quarta nel secondo tempo regalandoci sequenze davvero interessanti (voto 8). Tutti i passaggi che nel primo tempo sembravano portare ad un binario morto, trovano nella parte conclusiva del film la giusta via e lo spettatore, con un po' di attenzione, riuscirà a completare il puzzle. La sequenza del dentista è d'antologia ed è un simbolo del cinema thriller americano anni '70. Comunque anche altre scene hanno riscosso la mia totale approvazione: quella nel teatro dell'Opera, ma anche e sopratutto il bellissimo epilogo. Magistrale l'interpretazione del vecchio "Laurence Olivier", ottima quella di Roy Scheider e ben riuscita anche quella del piccolo Dustin Hoffman. Ormai diventato vero cult del genere, "Il maratoneta" è consigliato a tutti gli amanti del thriller, anche se ribadisco che è ben lontano dal poter essere definito come un vertice del genere stesso.