Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sè cento scalpi nazisti. Il gruppo sarà impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Bello bello, mi è piaciuto questo sesto lungometraggio targato Quentin Tarantino. Il regista italo-americano non si smentisce neanche questa volta regalandoci uno dei suoi film migliori, anche se Le Iene, Kill Bill e soprattutto Pulp Fiction sono su un altro pianeta. L'idea, seppur il film si rifaccia a Quel Maledetto Treno Blindato di E.Castellari, è davvero buona e sembra trovare una nuova collocazione nella filmografia tarantiniana. Inglorious Basterds infatti, nonostante contenga molte citazioni ed autocitazioni(Kill Bill), di fatto è un film atipico per Tarantino benchè mantenga la sua vena tarantiniana al 100%. Un po' come in Jackie Brown il regista pare mettere da parte gli eccessi del proprio stile per buona parte del film, per poi esprimersi come l'uragano Kathrina su New Orleans nel capitolo finale. Una storia ben costruita, con una buona sceneggiatura e ben interpretata. Grandissima la prova di C.Waltz. Nulla da eccepire neanche sulla regia, ma da Tarantino c'era da aspettarselo. L'unica cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è l'incongruenza di alcuni personaggi con il messaggio principale del film. Se in kill bill la vendetta era punto d'inizio e fine, quì si parte con gli stessi presupposti per poi terminare