Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sè cento scalpi nazisti. Il gruppo sarà impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Finalmente sono riuscito a vederlo, e confesso che le aspettative erano veramente moltissime. La sfilza di nove o dieci, mi ha fatto per un attimo credere di essere di fronte ad un nuovo fenomeno cinematografico dalla statura quasi storica. Oltretutto non ho mai visto altri film di Tarantino, quindi la mia visione era totalmente decontestualizzata, nonché disponibile a qualsiasi entusiasmo. In effetti il film è molto bello, ha una sua personalità, una fisionomia ben definita e una certa originalità. E' realizzato magnificamente con un uso sapiente della luce, della musica, di una sceneggiatura (una scatola cinese di citazioni) sempre interessante. Il film, è vero, non stanca malgrado la lunghezza: insomma un bel film davvero! Ma un capolavoro?... Non scherziamo! Si tratta di una pellicola di fantapolitica o fantastoria con un buon ritmo e con tanti spunti ironici e grotteschi, ma nulla la avvicina al capolavoro o all'opera geniale; dentro, come è stato notato da penne ben più autorevoli della mia, c'è molto Sergio Leone, molto cinema italiano anni '70, molti rimandi nei nomi, nelle situazioni e nelle atmosfere a tutto ciò che è avvenuto cinematograficamente prima di Tarantino. Ma l'originalità, nel trattare temi come quelli della II Guerra Mondiale, è quella di Chaplin o di Lubitsch: loro sì sono originali; loro hanno saputo trarre dagli eventi una spinta per creare opere d'arte (capolavori) di poesia altissima, di umanità del pari grande e di valore cinematografico immenso. Tarantino rivisita, rivive, ripropone, rimanda, ma senza mai diventare. Certo, mi si dirà che la sua originalità sta proprio in questo... sarà, ma a me non interessa se non come esercizio di stile e come divertissement. Non trovo in questo film la scintilla che lo fa bruciare di arte. Gli riconosco un mestiere meraviglioso, una serie di idee azzeccate, un' ironia adorabile (a volte), ma non certo un peso specifico tale da indurre a fare paragoni sinceramente del tutto fuori luogo.