Con la sua solita cifra stilistica, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo immaginario mondo della DC, con una singolare miscela di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e dall’innato convincimento nel bene del genere umano.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Questo film era risaputo avrebbe diviso il pubblico tra i fan dello Snyderverse, che avrebbero gettato sterco su questa versione e quelli che avrebbero reputato questo film un capolavoro, gettando sterco sull'altra. Oh, la gente è prevedibilissima, non si riesce mai a tenere conto dei lati oggettivi delle opere, puntando solo su scontrosi pareri personali. Detto questo, passiamo al film.
James Gunn è un autore che fa dell'intrattenimento il suo personale esercizio di stile, come fa da sempre il vecchio ed osannabile Tarantino. Il fatto è che in alcuni contesti, tale impronta risiede in una comfort zone sfacciata e senza fronzoli, come accaduto con i film (in particolare i primi due) di Guardians Of The Galaxy, film corali in cui i personaggi facevano da padroni sullo schermo ed in cui era possibile andare a ruota libera, soprattutto per l'intera parte cosmica grottesca e fumettistica. Il problema sorge quando osanni troppo in contesti poco fruibili per uno stile come il suo. Superman ha un contesto particolarmente profondo, non darkettone (alla Snyder per interderci) ma nemmeno troppo grottesco come Gunn lo ha reso. In poche parole, nessuno dei due fino ad ora è davvero riuscito nella reale impresa di rendere Superman credibile in una salsa moderna, che differisse dal passato. Tanti lo osannano, tanti lo reputano addirittura il miglior film sul personaggio, ma no ragazzi, io non ce la faccio. Sarà che dovrò rivedermelo.