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Un debutto che più sorprendente non si può per Guy Ritchie, che sfodera un film dove non c'è nulla fuori posto. A partire dall'indimenticabile scena iniziale in cui Bacon dà sfoggio delle sue rime, assistiamo ad un continuo intrecciarsi di situazioni assurde e di innumerevoli personaggi che formano un mix irresistibile, con Londra a far da cornice a tutto. Si gioca con Lucky Number Slevin il titolo di miglior "mini-Pulp", in quanto le influenze tarantiniane si notano. Non mancano scene divertenti e i colpi di scena si sprecano, ma manca l'ingrediente magico di Quentin. Sembra tutto fin troppo riuscito, quasi artificiale... Comunque la formula Ritchie funziona e Guy, che evidententemente si è reso conto di non saper fare altro, farà 3, 4 volte lo stesso film. E c'è chi ci casca pure...
Da vedere ed apprezzare evitando i cloni come The Snatch e Rock n' Rolla (non l'ho visto, ma mi è bastato il trailer...)
Orrendo il titolo italiano, che ci priva dei "2 Smoking Barrels" che nel film sono più che mai rilevanti.