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Un corto angosciante. Nel suo peregrinare all'interno di un edificio scolastico nell'inutile attesa dei genitori c'è una crescente sensazione di abbandono e solitudine, di infanzia abbandonata dalla propria famiglia e dalla stessa istituzione scolastica. Forse il corto è troppo breve perchè opera uno scarto improvviso con il finale. Tuttavia l'ultimo piano sequenza è realmente inquietante.
Tra i primi lavori dell'ungherese Benedek Fliegauf "A sor" si segnala per il taglio sperimentale venato da atmosfere decadenti, accentuate dalla fotografia spenta e dal dominare di colori smorti. Inquadrature fisse, una soggettiva da parte del protagonista, qualche lento zoom per una regia a dir poco contenuta. Non vi sono chiari nessi logici, si segue un giovane all'interno di un edificio fatiscente che potrebbe essere una scuola. Difficile dare un senso compiuto a questo corto comunque affascinante, si ha la sensazione di pedinare un fantasma invisibile a tutti tranne che alla sensibilità dell'autore. Totale l'assenza di dialoghi e colonna sonora in linea con la cupezza del girato. In Italia fin'ora è purtroppo giunta in sala una sola opera di questo regista meritevole, ovvero l'ingiustamente sottostimato "Womb".