Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sč cento scalpi nazisti. Il gruppo sarŕ impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Osannato con clamore, magnificato ai confini dell'immaginabile "Bastardi senza gloria" non č altro che un film senza senso firmato Tarantino. La pellicola del maestro (ex maestro?) della Cinematografia risulta essere un prodotto ripugnante sotto svariati punti di vista. Insomma, tanto per iniziare, i film di Quentin Tarantino non presentano una trama compatta e quindi se manca il puro intrattenimento susseguito da scene veementi il film non ha motivo di esistere. "Bastardi senza gloria" mostra dunque una sceneggiatura deleteria e inoltre manca quel geniale intreccio dinamico che ha reso grande il regista (vedi "Pulp Fiction"), in pratica nonostante la "suddivisione" del film in varie parti non Noto niente di estremamente particolare, gli episodi di questo film sono alquanto banali e privi di enfasi ed emozione. Ma andiamo con ordine… L'inizio č sicuramente ben fotografato ed č inoltre accompagnato da delle ottime musiche, i dialoghi sono sontuosi e la scena del massacro non puň non colpire lo spettatore; ma oltre queste sequenze iniziali č difficile notare altro di buono; "Bastardi senza gloria" si perde in seguito in dialoghi eterni al limite della convenzionalitŕ incardinati in un ritmo lentissimo, poca l'azione. L'introduzione in scena di personaggi ridicoli (vedi l'Orso Ebreo) e l'evitabile caricatura di Hitler rende tale prodotto ancora piů scadente e a conti fatti risulta essere solo una parodia circa il Nazismo e la morte degli ebrei a Mio avviso questi argomenti buttati sull'ironia dovrebbero essere accantonati e dunque non presentati nelle sale cinematografiche. Il finale della pellicola (fremente sul piano del ritmo) č poco piů che mediocre, ed č inutile parlare di "nessi logici", il film infatti arriva ad un riepilogo conclusivo molto banale e (come al solito) terribilmente spettacolare ma allo stesso tempo sconclusionato.
"Questo potrebbe essere il mio Capolavoro" … Ecco l'affermazione fatidica di Tarantino che cerca in modo grossolanamente megalomane di certificare l'importanza e la "perfezione" di tale film, purtroppo la regia č stata madre di altri film nettamente superiori dunque questo "simpatico" riconoscimento non č valido; č inutile evocare i Capolavori di questo regista per poi confrontarli con questo ultimo, non esiste sfida.
Nel mondo "Tarantiniano" lo spettatore dovrebbe "sottostare" al codice Quentin, cioč da questo regista non devi pretendere una esposizione logica e unita ma un mescolanza di bellezza cinematografica costellata da scene indimenticabili stile "Kill Bill" e/o "Pulp Fiction" ma il tutto manca quindi la confusione, il "no sense" narrativo con sproporzionate dosi di monotonia avvolte in dialoghi il piů delle volte grotteschi non riesce minimamente a colpire i veri cinefili; per la massa invece basta la firma e magari un paio di attori famosi…