Recensione tutto su mia madre regia di Pedro Almodovar Francia, Spagna 1999
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione tutto su mia madre (1999)

Voto Visitatori:   8,17 / 10 (111 voti)8,17Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film straniero
Miglior regia (Pedro Almodovar)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Pedro Almodovar)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film TUTTO SU MIA MADRE

Immagine tratta dal film TUTTO SU MIA MADRE

Immagine tratta dal film TUTTO SU MIA MADRE

Immagine tratta dal film TUTTO SU MIA MADRE

Immagine tratta dal film TUTTO SU MIA MADRE

Immagine tratta dal film TUTTO SU MIA MADRE

Immagine tratta dal film TUTTO SU MIA MADRE
 

Se considerassimo semplicemente la trama, i personaggi, la drammaticità delle loro vite e l'intreccio a fortissime tinte dei loro casi, "Tutto su mia madre" risulterebbe come un feuilleton di altri tempi; con sangre y arena, incidenti fatali, passioni senza freno, nascite e morte a ruota, storie di sentimenti complessissimi e irresistibili. Ancor più, ove alcuni personaggi assumono una connotazione surreale e grottesca, come maschere simboliche del teatro antico; neppure distinguibili come uomo o donna, in quanto transessuali (il padre travestito Esteban). Questa tipologia di racconto odora di melodramma classico, come pure di certi romanzi di evasione (di serie B) dell'ottocento, che mescolavano volutamente sacro e profano, amore e morte, condanna e perdono, bontà e perfidia, in una miscela poco credibile, ma piuttosto intrigante sul piano emotivo.
Ma la riserva si scioglie assolutamente, a cospetto di un grande come Almodovar, che, se si rifà a generi letterari desueti, non lo fa a caso, ma espressamente, per amore fine a se stesso della citazione. Su questo in particolare si potrebbe parlare a lungo, ma ci manca lo spazio; basti dire che, a dispetto delle critiche di chi considera le "citazioni" come sfoggio di cultura e presuntuosa ostentazione, a nostro parere queste sono invece segno di modestia e onestà intellettuale: "dichiaro le fonti cui mi ispiro, e facilito la lettura dell'opera con l'impiego di strumenti già noti ai più" E questo lo fanno solo i grandi, che non cercano appropriazioni indebite! Nella fattispecie le "citazioni" si sprecano: la narrazione melodrammatica, la figura della grande attrice isterica sul viale del tramonto, Eva contro Eva, la fine tragica alla Margherita Gautier (dove l'HIV si sostituisce al mal sottile...).
Tali riferimenti si riducono quindi a semplice pretesto per introdurre a grandi problematiche dell'umano, e della vita in sé: sulla caducità del corpo, il mistero della procreazione, la morte e gli espianti, per finire con la maledizione odierna dell'Aids, TBC o sifilide dei giorni nostri! Il tutto nel consueto contesto di invenzioni stilistiche e di materiale umano tipici di Almodovar, con personaggi trasgressivi, diversi e alternativi, dissacranti ed ambigui in quanto a sessualità.

E proprio sulla distinzione uomo - donna si gioca il terzo, fondamentale, assunto del film, capace di farne un'opera superlativa. Il mondo ivi proposto è un mondo, praticamente, tutto al femminile, dove l'uomo gioca una parte quasi superflua e accessoria, come i fuchi nell'alveare. Regine sono loro, le donne, con il potere grandioso e monopolistico della procreazione, ma pure nevroticamente autodistruttive, irrazionali e passionali, ma capaci di generosità, con il cumulo insostenibile della loro sentimentalità; dove la loro vocazione "metafisica" ad auto-riprodursi viene raccontata col difficile paradosso del travestito Esteban, padre naturale di entrambi i figli delle protagoniste. A conferma l'immagine del vecchio non autosufficiente, non più di una ombra insignificante.

La visione futurubile di un ipotetico mondo al femminile deve fare riflettere, perché, malgrado l'apparente paradosso, preconizza l'avvento di una rivoluzionaria metamorfosi sociale e culturale, dove l'uomo perderebbe sostanzialmente il ruolo dominante. Che poi non è pura invenzione di fantasia, per chi conosca l'antropologia culturale: al mondo già esistono società matrilineari, dove parentela e successione ereditaria sono legate alla madre e alla famiglia di lei; dove l'autorità virile viene demandata al fratello della madre, mentre il padre naturale non viene riconosciuto come tale, ma solo come amico tenero ed affettuoso. Ne deriva una minore conflittualità dell'Edipo, sostituita, eventualmente, da una ostilità verso la madre per eccesso di vicinanza. Consideriamo, ancora, che l'idea di madre ha uno sviluppo storico, legato non solo alla sfera psico-affettiva, ma pure al contesto socio-economico; e in effetti è proprio il gruppo familiare che si evolve in continuazione, perchè realtà non statica. Come emerge prepotentemente nel film del grande Almodovar!

Che tali intuizioni gli vengano dalla coscienza della sua stessa diversità, o, subliminalmente, dal vissuto personale del suo inconscio, è un fatto che la tesi principale del film prefigura una scadenza fondamentale nel divenire della condizione umana; del genere maschile in inevitabile declino, non più significativo per la riproduzione, destinato a soccombere di fronte alla progressiva femminilizzazione dell'umano. Il tutto rappresentato patentemente, in sintesi simbolica, col padre transessuale Esteban.

Vero questo, un'altra riflessione: si dice che il "genio, diversamente dal ricercatore puro, non ha bisogno di studiare per conoscere, perché precede e previene la conoscenza stessa". E questo vale a mio avviso, per la profezia di Almodovar sui destini prossimi venturi di maschile e femminile.
E sfido chiunque a contraddirmi, guardando con occhi spassionati la dinamica attuale dei rapporti uomo-donna nelle società dell'Occidente: con donne sempre più volitive, rampanti e aggressive, ma altrettanto insoddisfatte ed isteriche; e uomini sempre meno decisi e determinati, deprivati della doverosa autostima, oltre che spaventati e impauriti dall'immagine pseudo vincente della donna d'oggi.

Commenta la recensione di TUTTO SU MIA MADRE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di GiorgioVillosio - aggiornata al 11/07/2005

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa different mana real paina working manamichemaianoraapril, come she will
 NEW
arsaattack on titan: the last attackbastion 36berlino, estate '42biancaneve (2025)black dogblack mirror - stagione 7blur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcome se non ci fosse un domani (2025)death of a unicorndi noi 4diciannovedreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofiume o morte!follementeg20gen_generazione romanticagioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantiheretichokage - ombra di fuocohollandi colori dell'anima - the colors withini peccatoriil bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil nibbioil seme del fico sacro
 NEW
in viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conosco
 NEW
julie ha un segretokaiju no.8: mission reconla casa degli sguardila citta' proibita (2025)
 NEW
la fossa delle mariannela gazza ladrala storia di patrice e michella vita da grandil'albero (2025)
 NEW
l'amore, in teoriale assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'orto americanolove (2024)l'ultima sfida (2025)mickey 17misteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononostanteoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'prophecypuan - il professorequeersconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darling
 NEW
the accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe woman in the yardtornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardino
 NEW
una figliauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbaglio
 NEW
until dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!

1060818 commenti su 52013 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ANUJADICK JOHNSON E' MORTOHACKS - STAGIONE 2HACKS - STAGIONE 3IL BRAVO GATTO PRENDE I TOPIMEGALOPOLIS (2008)THE ONLY GIRL IN THE ORCHESTRA

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net