Recensione bruno regia di Larry Charles USA 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione bruno (2009)

Voto Visitatori:   4,91 / 10 (108 voti)4,91Grafico
Voto Recensore:   4,00 / 10  4,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film BRUNO

Immagine tratta dal film BRUNO

Immagine tratta dal film BRUNO

Immagine tratta dal film BRUNO

Immagine tratta dal film BRUNO

Immagine tratta dal film BRUNO
 

Il biondissimo, depilatissimo e fashionissimo Brüno vive a Vienna, "la città più figa di Austria", dove presenta un programma tv sulla moda molto alla moda, "Funkyzeit". Sempre in prima fila a tutti i vernissage e alle sfilate più cool, a causa dei suoi estremi tentativi di indossare abiti sempre più impossibili, Brüno arreca un enorme danno durante un défilé a Milano e, per questo, viene allontanato dai ritrovi più "in" e licenziato dalla rete televisiva.
Decide, allora, che l'unica piazza che potrebbe accoglierlo è Los Angeles e pensa di trasferirsi lì. L'obiettivo è, come dice lui, "diventare la più grande star gay del cinema dopo Schwarzenegger" o, comunque, di acquisire la notorietà a qualsiasi costo.

Sasha Baron Cohen/Brüno, credendosi emblema di epicureismo gay, si atteggia per tutto il film con proverbiali polsi spezzati, accento fastidiosamente teutonico, vestiti arditi e sempre smanicati su hot- pants abbassati, circondato da onnipresenti flash fotografici, immagini patinate col flou, bizzarrie comportamentali. Dopo mezz'ora si capisce come possa già aver scocciato.

Attraverso un'ulteriore trip di e sul travestitismo, Baron Cohen si conferma personaggio nomade e giramondo, sempre in cerca di un posto dove stare per poter dire la sua e di un equilibrio espressivo che dia un senso ai suoi pensieri in libertà.
Questa sua recente produzione è del tutto antipatica, non ha neppure il fascino visivo di un film modaiolo. Non si sa chi abbia potuto osare una similitudine con "Pink Flamingos" di John Waters, ma crediamo che le differenze siano evidenti: laddove Waters assestava un pugno nello stomaco alla società borghese attraverso un pungente utilizzo dei contenuti, Baron Cohen deborda con un tipo di personaggio che è solo veementemente litigioso e aprioristicamente ributtante, senza alcun proposito di approfondimento sociale, antropologico o politico.

I suoi continui scimmiottamenti alle star di prima grandezza lo portano a cercare un ambito dove fare beneficienza, dove poter adottare bimbi che lo rendano celebre, a punzecchiare le religioni come causa dei conflitti contemporanei, a inserirsi nella politica sporca degli uomini che cedono alle lusinghe e alle attrattive del sesso borderline. Tutte istantanee parziali e ripetitive che non approfondiscono mai l'argomento affrontato e conducono inesorabilmente alla noia.

Ciò che vorrebbe essere irriverente suona invece inadeguato e con una sovrastruttura narrativa troppo prevedibile; quello che gli autori pensavano di far risultare come balzano diventa un occultamento delle risorse comiche. L'intervista al terrorista islamico, tanto è vuota e inutile, sarà stata scritta in dieci secondi netti. Il bambino africano scambiato per un iPod è una povera vittima, così come lo è la gente di colore, di questo meschino e penoso impiastro dallo sguardo perennemente svampito. Il "comico" non trova mai la misura tra il paradosso e il dissenso, e il guaio è che non si capisce mai veramente da quale parte sta.

Nonostante Sacha Baron Cohen, attore multiforme e individuo votato alla manipolazione estetica, faccia di tutto per scandalizzarci con fellatio immaginarie al di là di ogni ragionevole buon senso e mostrandoci il suo pene roteante dal glande "canterino", telecomandi infilati nell'ano, frustate e nudità di un sesso sadomasochistico che dovrebbe essere in controtendenza rispetto a quello dei "benpensanti" ma che dà l'impressione di aver divertito solo gli attori che lo hanno interpretato, il senso di disgusto prende il sopravvento.

Il fatto che abbia scelto di interpretare un personaggio dichiaratamente ed evidentemente gay non inganni: le intenzioni di Baron Cohen non sono quelle di essere conciliante con le figure e le condizioni degli omosessuali. Il suo folle peregrinare tra repubblicani presunti intolleranti e religiosi ortodossi non graffia.
È solo un cavalcare una condizione sociale del momento per mettere alla berlina usi e costumi dei gay, e lo fa ritraendoli nel peggior modo possibile. Le discriminazioni contro di lui, infatti, sono più che giustificate, il messaggio che arriva è controverso e si insinua un sospetto di malafede… La speranza è che rappresenti se' stesso e nessun altro. E che, magari, la sua voce predichi isolata nel deserto delle idiozie.

Viste le attuali circostanze (soprattutto nel nostro Paesotto italiano) l'ultima cosa di cui aveva bisogno la "categoria" dei gay era una ventata di aria fritta ai limiti dell'offesa. Insomma, oltre a essere costruito sulla falsa riga dell'accettazione dell'omosessualità da parte di estremisti, il film esce in questo periodo inopportuno di aggressioni omofobe ripetute, impunite e, oltretutto, incoraggiate da una classe politica indifferente.

La regia di Larry Charles, insolito ideatore ribelle, che ricorre a un mockumentary e a una finta amatorialità è di quanto più inappropriato si potesse pensare. Già fanno fatica i film con un registro di genere più o meno definito a far accettare un tipo di ripresa e di narrazione così rischioso. A Baron Cohen non rimane altro che soccombere e venire risucchiato da una serie di montaggi accelerati, riprese traballanti e falsi propositi veristi.

Alla fine, il nostro predicatore decide che per sfondare davvero dovrebbe diventare etero. Un triste escamotage per allungare un brodo oramai insipido. Ecco che si appiccicano con lo sputo una congrega di pastori convertitori che dilatano la durata del film a ben 80 minuti!

A Brüno con la dieresi (il quale avrebbe voluto tanto farci divertire al punto da causarci propositi di diuresi) si consiglia di indossare una bella tuta blu e di andare a lavorare. Non c'è bisogno che marci verso lidi lontani. Che inizi pure dal giardino di casa sua.

Commenta la recensione di BRUNO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di pompiere - aggiornata al 29/10/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

a big bold beautiful journey - un viaggio straordinario
 R
a house of dynamiteafter the hunt – dopo la cacciaag4in - il film del quarto scudetto del napolialpha (2025)amatablack phone 2bugoniachien 51
 NEW
cinque secondicome romeo e giuliettacome ti muovi, sbaglicrossing istanbuldalai lama - la saggezza della felicita'dead of winterdemon slayer: kimetsu no yaiba - il castello dell’infinito
 NEW
depeche mode: mdiscesa liberadj ahmetdownton abbey - il gran finale
 NEW
dracula - l'amore perdutoduseeddingtonelisa (2025)elvira notari: oltre il silenzioesprimi un desideriofamiliar touchfantasma in guerraferdinando scianna – il fotografo dell’ombrafin qui tutto bene?francesco de gregori nevergreenfranco califano - nun ve trattengofrankenstein (2025)grand prix (2025)green is the new redhimhoney don't!il mio amico pinguinoil mostro (2025)il padre dell'anno (2025)il principe della follia
 NEW
il sentiero azzurroin the lost lands
 NEW
io sono rosa riccijane austen ha stravolto la mia vitajohn candy: i like me
 NEW
la ballata di un piccolo giocatorela casa delle bambole di gabby - il filmla donna della cabina numero 10la famiglia halloweenla famiglia leroyla mia amica evala ragazza del corola riunione di condominiola valle dei sorrisila vita va cosi'
 R
la voce di hind rajablast breath (2025)l'attachement - la tenerezzale citta' di pianural'isola di andrealo spartito della vitamaterial loveper tepomeriggi di solitudinequirripscirocco e il regno dei ventisotto le nuvolespringsteen - liberami dal nullasquali (2025)stevesuccede in una nottesuper charliesuper happy foreverteresa - la madre degli ultimitesta o croce? (2025)the conjuring - il rito finalethe last vikingthe life of chuckthe long walk (2025)the lost bus
 NEW
the mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfettathe smashing machine
 NEW
the toxic avenger
 NEW
the ugly stepsisterstre ciotoletron: aresun crimine imperfettoun film fatto per beneun viaggio per incontrare mimi'una battaglia dopo l’altrauna sorellina per peppa pigzvani' - il romanzo famigliare di giovanni pascoli

1066488 commenti su 52786 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

4 MATTI CERCANO MANICOMIO CONFORTEVOLEAMORE A' LA CARTEAMORE A MALTAASSALTO AL BLINDATOBERTOLDO, BERTOLDINO E CACASENNO (1936)BERTOLDO, BERTOLDINO E CACASENNO (1969)BOMB SQUADBOUNDLESSBRUCE LEE LA TIGRE INDOMABILEDARKNESS OF MANDON'T LET HIM FIND YOUDOPPIA IDENTITA'ELETTROSHOCKHOOD WITCHIL MIO AMORE PASSATO E FUTUROIL MOSTRO DEI CIELIIN THE SHADOW OF KILIMANJAROINNAMORARSI A MUSTANG RANCHLA DONNA PIU' ASSASSINATA DEL MONDOL'AMORE NON DIVORZIA MAIMARATONA DI NEW YORKOCCUPIED CITYOMICIDI A MYSTERY ISLANDPER L'ONOREPERICOLI ONLINEPROVA D'INNOCENZAPSYCHOVILLE - STAGIONE 1PSYCHOVILLE - STAGIONE 2SHADOW OF THE HAWKSONNO SENZA FINESPELLBREAKER: SECRET OF THE LEPRECHAUNSTHE GHOST DANCETHE RETURN OF WONDER WOMANTI VORREI COME MIA FIGLIAYOU ANIMAL!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net