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Il sonnambulismo è un tema che può funzionare al cinema: ha fascino ed una naturale propensione verso il mistero. Il dilemma di questo film è: Sarah Foster o Sarah Wells? identità che si sovrappongono o cambiano in particolari che metteno in crisi la protagonista, incapace a distinguere tra sogno e realtà. E per un buon terzo del film il gioco funziona. Intriga ed affascina, tenendo desta l'attenzione. Solo che dopo un buon inizio diventa artificiosamente contorto, aggiungendo sempre più elementi molti dei quali inutili e dannosi. Il vecchio detto "il troppo, stroppia" a mio parere calza a pennello per questo film che offre un finale in cui....mi sono rotolati i sentimenti, per essere generoso. Uno spreco per un film non indimenticabile, ma dalle discrete potenzialità.