La ragazza di montagna svizzera Heidi viene rapita dalle brutali truppe governative e deve difendersi e combattere una guerra contro una macchina dell'odio alimentata dal formaggio.
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Se anche gli svizzeri si mettono a fare le tamarrate, allora è la morte del cinema. Scherzi a parte, effettivamente è un film divertente, pieno di citazioni, che ammicca molto allo stile grindhouse alla Tarantino e girato con un budget palesemente ridotto. Forse proprio per mancanza di quest'ultimo elemento a volte mi è sembrato un po' frenato più per una questione pratica che di intenzioni. Le citazioni sono tra le più disparate ed evidenti, prendendo tutti i sottogeneri che finiscono in -ploitation. A volte si vede che certe situazioni da citazione sono piuttosto "meccaniche" (sennò non sarebbero svizzeri), ma nulla toglie alla godibilità complessiva del lavoro. Mi ha sorpreso in positivo Casper Van Dien.