In un quartiere benestante, in una casa piena di attenzioni e di comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non riesce ad aiutarla. I medici non capiscono. Intuendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, la donna si rivolge ad un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quel corpicino, e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno…
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VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior sonoro
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (William Friedkin), Miglior sceneggiatura (William Peter Blatty), Miglior attrice non protagonista (Linda Blair)
un film sul confine tra ragione e fede, sulle inquietudini del genere umano, sulle tragedie misteriose che possono colpire chiunque: per chi crede, tutti siamo uguali davanti a Dio, il mendicante e l'attrice famosa, il regista e la madre sola. un film che fa riflettere, come già qualcuno ha scritto, e che ci invita a riflettere su qualcosa che non conosciamo o che semplicemente è frutto della nostra immaginazione. che la religione sia l'oppio dei popoli e che nemmeno questa può contro i mali del mondo ci viene presentato alla fine, quando padre Karras anziché usare i passi della Bibbia usa la forza per liberare Regan. un capolavoro padre di tutti gli insulsi horror moderni privi di anima (forse soltanto the blair witch project si è avvicinato); luci, fotografia e cast stellari, sceneggiatura fenomenale e musica agghiacciante (la splendida Tubular Bells di Mike Oldfield). un 10 di cuore