il grande capo regia di Lars von Trier Danimarca, Svezia 2006
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il grande capo (2006)

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locandina del film IL GRANDE CAPO

Titolo Originale: DIREKTØREN FOR DET HELE

RegiaLars von Trier

InterpretiBenedikt Erlingsson, Iben Hjejle, Anders Hove, Jens Albinus, Jean-Marc Barr, Casper Christensen, Peter Gantzler

Durata: h 1.39
NazionalitàDanimarca, Svezia 2006
Generecommedia
Al cinema nel Gennaio 2007

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•  Link al sito di IL GRANDE CAPO

Trama del film Il grande capo

Il proprietario di una società é intenzionato a vendere tutto. Il problema nasce quando i potenziali acquirenti vogliono definire l'operazione con il presidente della società, ma quest'ultimo in realtà esiste solo come un nome ma non fisicamente. Il proprietario della società decide così di ingaggiare un attore fallito per interpretarne il ruolo...

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Voto Visitatori:   6,99 / 10 (100 voti)6,99Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Il grande capo, 100 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  03/07/2011 23:22:18
   8 / 10
Trovo sia inutile considerare il Cinema un prodotto artistico. Chi si forza di commentare, giudicare, apprezzare il Cinema cade nell'errore che Von Trier ha acutissimamente resocinema con il suo fare cinema.
Un film non è un'opera letteraria, non è musica, teatro o quant'altro. Il Cinema non ha bisogno della critica, non ha bisogno di giudizi. Il Cinema vive dell'essenza stessa del Visuale, e ciò che è visuale è scevro da giudizi concettuali, per esempio attribuibili a un romanzo o a una poesia. Il Cinema non ha la potenza concettuale delle opere letterarie, non ne possiede la lettura filosofica, perchè è fatto di di immagini. Immagini in movimento per di più. Io penso che non abbia bisogno di nulla, se non di pubblico. Lars Von Trier è un genio del cinema, perchè ha capito che col Cinema si può fare veramente di tutto, senza intaccarne la potenza emozionale e creativa.
Ovviamente il voto è indicativo del mio stato d'animo durante il film, mi sono divertito, ho riso, ho letteralmente goduto della visione di questa bellissima commedia, e a volte l'ho trovata anche debole, sono rimasto deluso come per ogni film che si rispetti. Ma lungi da me dare giudizi di valore sulla tecnica cinematografica di Lars, o sul contenuto, e lungi da me farne una riflessione critica..Il Cinema si vive, non si studia.

4 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2011 19.01.02
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the saint  @  02/01/2011 22:41:28
   3 / 10
non avevo mai visto un film di lars von trier, dopo questo , dato che aveva anche una bella media, dubito che ne vedrò altri...
una palla mostruosa! mai un sussulto! buono come sonnifero!

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/03/2011 13.08.41
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  15/06/2009 09:55:14
   4½ / 10
Senza dubbio è un film originale e atipico. Sottolineato questo, è troppo lento e con dialoghi abbastanza inutili. Si riprende nella seconda parte, anche se il doppio finale è fuori luogo. Abbastanza divertenti le scene con il capo islandese.

14 risposte al commento
Ultima risposta 17/06/2009 09.39.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  17/10/2007 09:33:29
   6 / 10
L'eccentrico Lars von Trier ci presenta una vera e propria "commedia dell'assurdo", un film in cui ancora una volta lui come regista fa emergere tutto il suo egocentrismo.
La prima parte direi che ha un buon ritmo, mentre nella seconda si scende un po'. Divertenti alcune battute come gli sfotto' sui danesi, anche se non sono originalissime.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/10/2007 13.45.44
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Invia una mail all'autore del commento vlad  @  25/06/2007 16:30:53
   8 / 10
tagliente, preciso, geniale. talmente divertente che, per smettere di ridere, mi sono poi visto Dancer in the dark.

"C.azzo... c.azzo... c.azzo... c.azzo di svedesi!!!"

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Ultima risposta 26/06/2007 12.21.56
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Woland  @  25/01/2007 10:23:24
   10 / 10
Geniale!

Il vero umorismo, in senso pirandelliano. La comicità che fa riflettere, che nasconde la tragedia della vita.
Non riesco a credere che ci sia qualcuno che non l'abbia apprezzato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/06/2008 01.16.53
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assodispade  @  24/01/2007 20:25:33
   3 / 10
AUTOMAmavision....solo il nome fa pensare....

come al solito per la sua pubblicità quel finto genio di Von Trier non esita a sparare alto....e cosa ancor + grave che la critica e la stampa di settore abbocchi a questi miseri tranelli da illusionista di seconda categoria.
Invece di giocare al "genio stravagante" Von Trier farebbe bene a curare meglio i suio film, spesso ottimi sogetti ma dalle vesti trasandate.

Non fatevi prendere in giro da chi sfrutta la stranezza visiva come specchietti e perline da vendere a ignari indigeni...

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Ultima risposta 25/04/2007 04.10.35
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janelobster  @  18/01/2007 22:53:56
   4 / 10
Le matte risate l'altra sera al cinema.
Irrefrenabili.

Questo film bolso mi è parso vecchio, stantìo e, soprattutto, già visto.
La novità schizotica dell'automavison (cioè, che sembravano automi? bravo, operazione riuscitissima!) è come passare lo straccio per togliere la polvere dai mobili di una casa disabitata da molti anni. Risultato? A me è venuta l'orchite, e non sono un uomo!

Ipotizzando di andare alla proiezione di questo film come se fosse stato assolutamente anonimo mi sarei detta "bè, però, guarda sto' s****tello che bel film così così che ha confezionato"

E leggo critiche entusiastiche: film spassoso. Spassoso? Che ti fa desiderare di andartene a spasso, vorranno dire questi altrettanto bolsi e raggelati critici che non osano mai ammettere d'essersi grattati tutto il tempo...(oltre a cercare nervosamente di immaginare chi potesse celarsi dietro lo strepitoso genio di Gambini)

Non voglio insistere a sfruculiare e voglio sottolineare, invece, che non sono andata lì per ridere a crepapelle. Certo che, se in una sala piena di gente ho potuto "contare", letteralmente, 4 risate sepolcrali 4 provenire dai 4 angoli della sala (li avrei anche potuti indicare uno ad uno questi beati che se la spassavano così sfacciatamente alla faccia mia) direi che come "commedia" non ci siamo. Forse l'errore è proprio quello di aver voluto sottolineare come fenomenale il fatto che Trier, Von Lars, abbia riscaldato a tal punto tutti i suoi grigi per fornircene una padellata, ma sempre di grigio catacombale si tratta.

La battuta migliore, o meglio, l'unica: la bionda che avverte il grande capobiondo che ha due buchi.

Il culmine della tristezza: la pretesa di farci ridere con il gelato - pupazzetto (scena dei due protagonisti al cinema) e l'elefante nel cortile danese (trovata che è stata definita "surreale" - Mah. A me scappava da piangere)

Però che trovate! Trovate?
Meglio perderle!

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Ultima risposta 26/03/2007 00.04.23
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  15/01/2007 00:24:49
   7½ / 10
Divertente e arguta commedia in stile 'dogma'.
Per gli amanti di Lars, non per tutti.

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Ultima risposta 14/02/2007 00.39.14
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eagle69  @  14/01/2007 15:24:58
   3½ / 10
Il grande bluff....... Dopo "Festen", "Idioti",... ci sono cascato ancora, nel tentativo estremo e disperato di carpire finalmente gli estremi della genialità dell'osannato regista danese, ma il risultato è stato più sconfortante dei precedenti, evidentemente per miei limiti, non lo metto in dubbio. Non ho riso, non mi sono commosso, non mi sono emozionato, nè divertito (visto che di commedia, se pur grottesca, doveva trattarsi). Solo qualche spunto di riflessione, in mezzo al nulla. Domanda ingenua: se l'obiettivo è l'annunciato e decantato sberleffo degli stereotipi cinematografici e della commedia tradizionale, qual è l'effettivo merito del regista che abbandona lustrini, clichè abusati ed ovvietà varie senza aggiungere null'altro, e così confezionando un prodotto realmente diverso ed alternativo, ma solo perchè riuscitamente brutto??! Si salva solo la colonna sonora.....

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Ultima risposta 15/01/2007 09.40.41
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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  14/01/2007 03:54:47
   2 / 10
Grande delusione per questo Grande Capo.
Ambientato in due sole stanze di un pallido ufficio, questo film fallisce il tentativo di suscitare il plauso intellettuale, provocando lo spettatore con un gioco di equivoci che generano una catena di ulteriori equivoci con il pretesto di un'ironia mai rivelata.
Il soggetto è scarno e pieno di banali sottotitoli: il grande capo è solo una figura di facciata per nascondere la paura di uscire allo scoperto e per mostrare quanta ipocrisia si cela dietro una banale vita impiegatizia di fronte la possibilità di conquistare i favori di un'importante carica.
Ma il cinema è anche e soprattutto arte figurativa e questa volta l'operazione è pessima: gli attori fanno il loro dovere, ma non c'è brio, non c'è ritmo e le tecniche di fotografia sono prive di ogni attrazione sensoriale. Poco interessante la trama, brutti e ripetitivi i dialoghi.
Il mio voto inoltre interpreta lo stato d'animo di numerosi spettatori che al Maestoso di Roma hanno lasciato la sala al primo tempo: evento più unico che raro , ma molto triste. 7 euro regalati!

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Ultima risposta 14/02/2007 00.41.24
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/01/2007 19:06:02
   9 / 10
Il miglior Von Trier degli ultimi anni, forse dai tempi di "The Kingdom". Una presa in giro del cinema, sia a livello di "genere" (e in fatta specie della commedia hollywoodiana, con un finale che non può che essere uno sfottò alle solite sentimental -comedy), sia a livello strutturale (è vero, il dogma è scomparso, ma non c'è UN movimento di macchina che sia UNO).
Ai tanti registi che si credono dei veri e propri autori il cineasta danese risponde con questo sberleffo (suo anche il piccolo monologo finale): ai tempi nostri, a mio avviso, questo dev'essere il cinema.

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Ultima risposta 15/01/2007 01.26.26
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