cinque secondi regia di Paolo Virzì Italia 2025
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

cinque secondi (2025)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film CINQUE SECONDI

Titolo Originale: CINQUE SECONDI

RegiaPaolo Virzì

InterpretiValerio Mastandrea, Galatéa Bellugi, Valeria Bruni Tedeschi, Ilaria Spada, Anna Ferraioli Ravel, Sofia Conti

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 2025
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2025

•  Altri film di Paolo Virzì

Trama del film Cinque secondi

Chi è quel tipo dall’aria trascurata che vive da solo nelle stalle ristrutturate di Villa Guelfi? Passa le giornate a non far nulla ed evitando il contatto con tutti. E quando si accorge che nella villa si è stabilita abusivamente una comunità di ragazzi che si dedicano a curare quella campagna e i vigneti abbandonati, si innervosisce e vorrebbe cacciarli. Sono studenti, neolaureati, agronomi, e tra loro c’è Matilde, che è nata in quel posto e da bambina lavorava la vigna con il nonno Conte Guelfo Guelfi. Anche loro sono incuriositi da quel signore misantropo dal passato misterioso: perché sta lì da solo e non vuole avere contatti con nessuno? Mentre avanzano le stagioni, il conflitto con quella comunità di ragazze e ragazzi si trasforma in convivenza, fino a diventare un’alleanza. E Adriano si troverà ad accudire nel suo modo brusco la contessina Matilde, che è incinta di uno di quei ragazzi…

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,83 / 10 (6 voti)7,83Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Cinque secondi, 6 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Invia una mail all'autore del commento cinemaincompagn  @  oggi alle 11:17:52
   8½ / 10
Sull'amore da accettare a me è piaciuta la scena sotto la pioggia, in cui si capisce che la collega Giuliana, innamorata di lui, ha accettato il suo ruolo secondario, ma senza mai smettere di curarlo, di essere amica.

Bellissime prove attoriali, soprattutto Mastandrea l'ho sentito molto vicino in questa prova di paternità simile al mio vissuto personale. Il film inizia col buio, la neve, molto cupo, ed è una crescita verso l'ottimismo e termina con i colori, con il sole, con una bella nascita: è indicativo come crescita, come passaggio, come viaggio, sempre all'interno della paternità. Questa attesa è stata un dono d'amore, ancora che è venuto, è molto difficile ovviamente, è uno degli attori più antipatici italiani che esista.

I cinque secondi sono un estremo atto d'amore del padre che forse inconsciamente ha voluto salvare la figlia da una morte difficile e tragica. Comunque un'interpretazione meravigliosa.

(sondaggio su quanti hanno la stessa opinione: circa il 60%)

Cinque secondi sono anche il tempo per salvare ragazza e bambina; con la figlia che si chiede che vita avrà ha un'esitazione inconscia ma volontaria. Non si capisce se è un incidente o se la stessa ragazza abbia voluto andare via nel mare in una situazione bella.

Anche io ho pensato sia stato un atto volontario quello di capovolgersi e lui forse l'ha capito come padre.

Rispetto al sondaggio che al 60% ha considerato un'eutanasia, io invece ritengo che ci sia, come riflesso inconscio, l'incapacità di essere fino in fondo padre. Non tanto desiderare una dolce morte per evitare la crudeltà della malattia, piuttosto un'impotenza nei confronti della malattia, della sofferenza, del dolore. Impotenza ripercossa nella scelta di auto isolarsi che non era depressione, ma intenzione di trascurare la vita. È come se rimanesse accesa una domanda ed un dramma che fa vivere e permette di incontrare qualcuno che ti fa rivitalizzare. Perché il cambiamento avviene nella reciprocità e questo è la cosa che colpisce dell'incontro con Matilde: lei lo cambia e lui interferisce in modo paternalistico con lei. Rimane accesa una possibilità di grido e quella possibilità di grido doloroso che non esce, che non si esprime, è lo strumento per rinascere, se si incontra qualcosa che ti fa rinascere.

Ha voluto regalare una morte più umana alla figlia. Il film porta a pensare questo nel flashback della figlia ("so che cosa vado incontro e ogni giorno ci penso") attraverso il montaggio.

Per me i 5 secondi sono la misura della sua colpa; ho pensato che anche il giudice ha ragionato come noi con una condanna in realtà lieve, abbracciando l'idea che i 5 secondi di esitazione siano stati un voler assecondare un evento tragico e trasformarlo in una fine degna per la figlia. Io ho pensato che lui fosse in colpa, quando, sapendo del pericolo per la figlia, risponde al telefono girando le spalle invece di non perdere d'occhio. La comune dei ragazzi per me sono i nipoti dei fricchettoni di "Ferie d'agosto".

Io non sono d'accordo sul fatto che ci sia una mancanza di accettazione della genitorialità da parte del padre. Anzi, credo che sia esattamente il contrario. Io vedo un parallelo con la genitorialità della giovane madre di "La prima cosa bella", la capacità di essere genitori fino in fondo cercando di dare il meglio che si può dare ai propri figli fregandosene delle convenzioni, degli obblighi, di tutte le cose. Io vedo una persona che non accetta le limitazioni fisiche della figlia, è esattamente il contrario: nonostante le limitazioni cerca di dare alla figlia, nel tempo che le resta, quanto più possibile delle cose che vedono gli altri. La moglie 'resistente' (caca*****) rappresenta quello che la società normalmente si attenderebbe: una società che per anni ha visto il disabile con un senso di pietismo senza riconoscerne l'umanità personale. Andrea rompe gli schemi, come Matilde rompe gli schemi In una Livorno bigotta facendo la parte di una poco di buono.

Io ho parlato non di rifiuto, ma di impotenza di fronte non alla figlia, ma al problema della figlia. Non un rifiuto. Lui è più genitore della madre ma forse non ci crede fin in fondo.

In quell'esitazione sta lo smascheramento: se Andrea avesse creduto per la figlia in un destino accettabile, nonostante la malattia, non avrebbe esitato...

… secondo me invece c'è l'accettazione che la figlia volesse suicidarsi.

Che Andrea, non in maniera formale, chiede scusa alla moglie vuol dire riconoscere lo sguardo realistico, non pietistico, sulla figlia della moglie, mentre lui pensava che la figlia fosse speciale e meritasse qualcosa di speciale. È l'incapacità di accettare che la figlia non può fare le cose che fanno tutti gli altri. Questo è anche un passaggio molto difficile per un genitore: rendersi conto che la figlia non può essere trattata come una persona qualunque, come una persona normale.

Per me i 5 secondi rappresentano solo l'indecisione che lui ha avuto in quel momento se accontentare o meno la figlia che ha progettato la sua morte messo di fronte a una scelta difficilissima: salvarla o lascio fare come vuole?

L'idea della volontarietà della figlia è costruita narrativamente. Nello stesso tempo sono aperte tutte e due le possibilità, non è definita la questione. Nel momento di terrore sei paralizzato, non si ha la testa per prendere decisioni. Penso che il bello del film sia che tutte e due le ipotesi sono possibili e non è possibile sapere il perché.

Penso che per Andrea quei 5 secondi sono voluti. L'istinto avrebbe fatto sì che lui sarebbe scattato immediatamente, invece sta lì perché in quel momento è crollato il mondo addosso. Ha cercato di regalare alla figlia momenti di normalità, ma quando la figlia fa capire tutto il suo disagio per questa vita che per lei non ha un futuro, gli è crollato il mondo addosso e quindi nel momento in cui si uccide lui rimane fermo per l'idea di accettare la scelta della figlia di uccidersi.

… l'acqua è piatta …

L'istinto vuole che nella situazione ti precipiti …

Che la figlia induca il padre a rispondere al telefono sarebbe un indizio per farlo allontanare …

Però in questa morte c'è sempre la rinascita, c'è la ripartenza (assistiamo a un parto), Andrea è in fondo genitore in questa nascita. Con tutte le colpe lui ha cerca in qualche maniera il riscatto in questa nuova paternità: la luce del finale.

C'è il contrasto tra la sua forte voglia di essere padre rispetto al ragazzo-padre che praticamente non conta niente, non c'è ed anzi ha dovuto essere chiamato per vedere la bambina. C'è il fatto che Andrea l'abbia chiamato per tutto quello che ha vissuto; Invece Matilde lo rimprovera per averlo chiamato: terribile!

… è contro la paternità …

… lui crede nel ruolo di padre …

... mentre la ragazza no …

… anche Matilde ha la sua storia (la cicatrice)

… padre suicida e madre e sorella in manicomio … famiglia particolare e quindi un'esperienza problematica e per lei era la rinascita è vivere in comunità con gli altri ragazzi …

… recuperi …

Andrea, a parte il senso di colpa, sia perché ha favorito quello che la maggioranza ha definito suicidio, sia che si è trovato imbranato e non si è mosso per tempo ha fatto la scelta di autodistruggersi ed esprime l'incapacità di guardare fino in fondo il buio e l'abisso in cui si è. E c'è bisogno di qualcuno che ti accenda la luce. È una scelta di non guardare fino in fondo quello che è accaduto. E per poterlo rifare c'è bisogno di qualcuno che ti sfotta (Matilde), che ti ama profondamente anche se con distacco (Giuliana) e il resto che provoca a riprendere la difesa contro le ingiustizie. Guardare fino in fondo il dolore: siamo in una società che il dolore lo esorcizza, lo anestetizza, lo ignora, anzi lo rifiuta intenzionalmente. La scelta di una legge sul fine-vita è figlia di un rifiuto della sofferenza. Una comprensione dello stato di sofferenza da affrontare in certe situazioni è in una vicinanza, è qualcuno che ti sta vicino ("La stanza accanto"). In un senso o nell'altro per fare una scelta contro o per la vita ci vuole qualcuno. Non ci si può salvare da soli. Ci vuole qualcuno che si faccia vivo.

10 e lode con bacio accademico a Valerio Mastandrea e 10 a Bruni Tedeschi. I film si possono vedere in due modi diversi. O si diventa un personaggio oppure si vede da fuori, da spettatore. Io giudico come spettatore. Nessuna figura mi ha fatto compenetrare nel proprio ruolo. Ho vissuto i 5 secondi, non come le tesi interessantissime del suicidio o dell'omicidio del padre, ma come il tempo che ti cambia la vita. Ci sono secondi che ti devastano completamente la vita, che ti portano al suicidio, in galera. È incredibile come la vita, in un tempo così ristretto che sono secondi, ti riduce a niente (da famoso avvocato a una stalla di animali, da solo, come un cane). Un'altra considerazione sulla paternità: Matilde dice "il padre non serve a niente" e si vede il viso meraviglioso di Mastrandrea che riflette su questa cosa. Probabilmente lui si era dato un valore straordinario come padre: pensi una cosa per tutta la vita e poi ti arriva un elemento piccolo, questa ragazzina che ti dice ma forse non è così. E fa ripensare a tutta la tua vita e a cosa ho sbagliato nella valutazione di tutto quello che ho fatto. Credo che il tema fondamentale sia la paternità come quest'uomo l'ha vissuta per un certo periodo della vita e poi la vita ti bastona e ti stravolge completamente tutto quanto. Voglio aggiungere un'altra cosa che riguarda il fatto della paralisi, che lui non fa niente. Questo mi ha fatto ricordare un fatto che è avvenuto negli Stati Uniti. In una banca ci fu una rapina e tutti quanti si buttarono per terra mentre un impiegato rimase in piedi immobilizzato, senza fare niente. Quando finì la rapina gli chiesero "perché tu non ti sei sdraiato come hanno fatto tutti gli altri" e lui ha risposto "sono diventato incapace di movimento" C'è un effetto fisiologico che paralizza completamente in un effetto meccanico

Pensiamo i nostri 5 secondi.

P.S.: premio come attore non protagonista al cane!!!

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

40 secondiabout luisallevi - back to lifeammazzare stancaanemoneanna (2025)
 NEW
articolo 1attitudini: nessunabobo'breve storia d'amore
 NEW
brunello - il visionario garbatobugoniabuon viaggio, mariebus 47caravaggio a roma - il viaggio del giubileocarmen e' partitac'e' un posto nel mondoc'era una volta mia madrecinque secondidead of winterdepeche mode: mdie my lovedj ahmetdracula - l'amore perdutodreams (2025)due famiglie, un funeraleeddingtoneternity (2025)evenfantasma in guerrafive nights at freddy's 2frankenstein (2025)fuori la verita'
 NEW
gioia miagiovani madriheidi - una nuova avventurai colori del tempo
 R
il maestro (2025)il mio nome e' nevenkail mostro (2025)il primo figlioil principe della folliail rapimento di arabellail sentiero azzurro
 NEW
in the hand of danteio sono rosa riccijay kelly
 NEW
jujutsu kaisen: esecuzionela ballata di un piccolo giocatorela camera di consigliola chitarra nella roccia - lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galganola divina di francia - sarah bernhardtla famiglia halloweenla grande paura di hitler. processo all'arte degeneratala mano sulla culla (2025)la ragazza di ghiacciola vita va cosi'laghat - un sogno impossibilel'anno nuovo che non arriva
 NEW
leopardi & col'illusione perfetta - now you see me 3lo schiaffo (2025)
 NEW
l'ombra del corvo
 NEW
lupin the iiird: the movie - la stirpe immortalene zha - l'ascesa del guerriero di fuoconguyen kitchennino. 18 giorninoi e la grande ambizioneoi vita miaorfeo (2025)paw patrol: missione nataleper tepiero pelu’. rumore dentropredator: badlandsput your soul on your hand and walkqui staremo benissimoradio solaire - radio diffusion ruraleregretting you - tutto quello che non ti ho dettoricardo e la pitturarino gaetano - sempre piu' bluriproberto rossellini - piu' di una vitascarletsemplice clienteshelby oaks - il covo del malesiamo in un film di alberto sordi?sognando rossospringsteen - liberami dal nullathe age of disclosurethe encampments - gli accampamentithe mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfettathe running manthe smashing machine
 NEW
the teacher (2023)the toxic avengerthe ugly stepsistersto a land unknowntoni, mio padretroll 2 (2025)tua madre
 NEW
un inverno in coreaun semplice incidenteuna famiglia sottosoprauna ragazza brillantevas
 NEW
vita privata (2025)wake up dead man - knives outwicked - parte 2zootropolis 2

1067510 commenti su 52948 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A NORMAL FAMILYALLA SCOPERTA DEL NATALEALLUCINAZIONI PERICOLOSEANNIVERSARYBLUE MOON (2025)BORDERLINE (2025)BURGACAROSELLO IN LOVECHATEAUCHIENCHUPACABRA TERRITORYCHUPACABRA TERRORCONTROL FREAKCRITTERS: ALL YOU CAN EATCRITTERS: BOUNTY HUNTERDEATH CYCLEGET AWAYGOOD BOY (2025)GREMLINS: RECALLGUESS WHOHELL HOUSE LLC ORIGINS: THE CARMICHAEL MANORHOUSE OF THE WOLF MANI WAS A TEENAGE WEREWOLFIT FEEDSKOLN 75KRYPTICLA NOSTRA ALBALA REGINA DEI VICHINGHILEPRECHAUN: THE BEGINNINGL'EROE DEL MIO NATALELIVESTREAMOPERATION NAPOLEONORANGUTANOUTBREAKPACIFIC FEARPIGLETPLAYROOMPUBERTA'RED MOON TIDEROOFMANRUMPELSTILTSKIN (2025)SHIP OF THE DAMNEDSILENT ZONESURVIVESWAP (2024)THE CUT (2024)THE DEVIL TO PAYTHE EXECUTRIXTHE FORGOTTEN FACESTUTTE PAZZE PER CHRISUN NATALE DA RISTRUTTURAREVISIONS (2023)YEAR 10 - SOPRAVVIVENZA LETALE

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


IL MAESTRO (2025)
Locandina del film IL MAESTRO (2025) Regia: Andrea Di Stefano
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Edwige Fenech
Genere: commedia

Recensione a cura di The Gaunt

A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net