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Mokumentary geniale ed irriverente, poetico e umano. Con le consuete battute del suo repertorio, e un taglio cronachistico avvincente, Allen mette in scena le paure primarie dell'uomo, l'esser respinto dalla società. Il conformismo come risposta alla solitudine. Ma va ben oltre, permettendosi non solo di criticare la società americana (e la sua fama di sensazionalismo), ma tracciando un parallelo non banale tra la parabola del suo Zelig e il nazionalsocialismo.