Un gangster francese, Monsieur Le Chiffre, Usa i profitti del suo casinò, per finanziare un fondo per i terroristi, ma fa l'errore di impossessarsene. Così pensa di recuperare tutti i soldi con un terneo di gioco. Ma James Bond é li per impedirlo.
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Anche io non sono un appassionato di James Bond, ma ogni volta finisco col ritrovarmi al cinema a vederlo (forse perchè non riesco a non perdermi una grande produzione, per un motivo o per un altro). Nonostante sia stata dura seguire una vicenda che tutto sommato è piuttosto prevedibile, devo dire che questo casino royale mi è piaciuto un tantino di più dei precedenti. Per lo meno si respira quell'aria di eleganza e di raffinatezza che a me ricorda un pò alcuni dialoghi amorosi dell'Hitchcock di caccia al ladro o intrigo internazionale. Inoltre vi è quel pizzichino di suspence che solo il gioco d'azzardo riesce a dare (credo che senza l'idea di centrare l'attenzione sul poker questa sceneggiatura sarebbe crollata su sè stessa come un castello di carta). Cmq rimango dell'idea che James Bond sia un personaggio assolutamente sorpassato, e che i numerosi tentativi di rinnovarlo attraverso sfide amorose sempre più ardue vadano inevitabilmente in fumo. Per quanto Bond si sforzi di sembrare tenebroso e sentimentalmente inattaccabile, finisce puntualmene per cadere ai piedi del primo paio di tette che incontra come un baccalà. Per tutti questi motivi il mio è un sei politico, di più non ce la faccio proprio a dargli, con tutta la buona volontà ed obiettività che il caso in questione richiede.