Perdere il treno è molto brutto. Vederlo partire con i vostri bambini e quelli dei vostri amici che dovevate accompagnare in vacanza è tutta un'altra storia… quella del folle inseguimento da Torino alla Sicilia di un padre e di un nonno tanto diversi quanto inaffidabili.
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Una boiata divertente, ma che rimane pur sempre una boiata. Come accaduto per "La befana vien di notte", anche questa pellicola tenta di cimentarsi come una commedia "fanciullesca", in cui catalizzatore principale è caratterizzato da gag superficiali e disavventure di Fantozziana memoria (il problema è che siamo nel 2023 e queste cose oramai sono assolutamente fuori periodo). Aggiungiamoci poi una presenza nuovamente fuori luogo di Fresi in un ruolo stereotipatissimo, un Giovanni Storti che da solo si riconferma mediocre (come d'altronde tutti quelli del trio quando sono da solisti) ed una caratterizzazione cartonesca generale di tutti i personaggi di contorno, che fanno della durata un bel peso. Non so come Miniero si sia cimentato in tale progetto, ma poteva fare di meglio