the millionaire regia di Danny Boyle Gran Bretagna, USA 2008
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the millionaire (2008)

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locandina del film THE MILLIONAIRE

Titolo Originale: SLUMDOG MILLIONAIRE

RegiaDanny Boyle

InterpretiMia Drake, Imran Hasnee, Anil Kapoor, Irfan Khan, Madhur Mittal, Dev Patel, Freida Pinto, Shruti Seth

Durata: h 2.00
NazionalitàGran Bretagna, USA 2008
Generecommedia
Tratto dal libro "Le dodici domande" di Vikas Swarup
Al cinema nel Dicembre 2008

•  Altri film di Danny Boyle

•  Link al sito di THE MILLIONAIRE

Trama del film The millionaire

Per riuscire a riconquistare la sua ex, un ragazzo indiano, analfabeta, decide di partecipare al programma "Chi vuol essere miliardario?", del quale la ragazza é assidua spettatrice; a lui non interessa il denaro, lui vuole vincere per dimostrare qualcosa alla sua amata. Quando, dopo aver scalato tutte le domande, riesce a vincere, viene accusato di aver imbrogliato.

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (433 voti)7,28Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Miglior filmMiglior regiaMiglior sceneggiatura non originaleMiglior fotografiaMiglior montaggioMiglior sonoroMiglior colonna sonoraMiglior canzone (Jai Ho)
VINCITORE DI 8 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Miglior colonna sonora, Miglior canzone (Jai Ho)
Miglior film dell'Unione Europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film dell'Unione Europea
Miglior film drammaticoMiglior regista (Danny Boyle)Miglior sceneggiatura (Simon Beaufoy)Miglior colonna sonora (A.R. Rahman)
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Danny Boyle), Miglior sceneggiatura (Simon Beaufoy), Miglior colonna sonora (A.R. Rahman)
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Voti e commenti su The millionaire, 433 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento f_calderini  @  27/12/2008 14:54:59
   8½ / 10
Trama originale e molto coinvolgente.
peccato il finale ed alcuni passaggi che sembrano un pò forzati.
Di sicuro però uno dei migliori film del 2008. Come al solito lasciatop in secondo piano rispetto alle *****te comiche di Natale..

pallina78  @  26/12/2008 23:38:12
   8 / 10
Ammazzate ao sti indiani stanno imparando pure a far dei bei film
Bello bello bello

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/01/2009 20.21.10
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corvo4791  @  26/12/2008 03:02:00
   8 / 10
Film molto bello. Sicuramente da vedere. Protagonista abbastanza monoespressivo ma, in fondo, simpatico.
Titoli di coda... " strani ".

lennydee  @  26/12/2008 02:20:33
   10 / 10
secondo me è il film dell'anno riesce a coniugare drammaticità riflessione e comicità oltre ovviamente ad una splendida regia, e inoltre non è mai banale. La cosa che mi stupisce è che sia una rarità nelle sale cinematografiche mentre si predilige come al solito le porcate natalizie

giumig  @  24/12/2008 23:16:16
   8½ / 10
Bellissimo film, una favola moderna mai scontata e raccontata in amniera particolare. Ottimi gli atotri e la regia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  24/12/2008 09:50:16
   8 / 10
Favola a Bollywood del redivivo Danny Boyle che aveva dato segni di risveglio, confermati da questa fiaba moderna girata nel terzo mondo più nero tra povertà e delinquenza. Alcune pecche nella sceneggiatura non inficiano comunque l'opera nel complesso, che coglie nel segno a metà tra film di denuncia e Forrest Gump.....Indiano, nel vero senso della parola

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  23/12/2008 19:50:50
   7 / 10
Danny Boyle doveva decidersi: o realizzare un bel film drammatico di denuncia, soltanto venato dalla giusta dose di ironia scanzonata costituita dal punto di vista dei bambini, o una favoletta destinata ad un pubblico di adolescenti. Le valide intenzioni iniziali –sviluppate fino a ¾ della pellicola- si smarriscono in un epilogo edulcorato che neutralizza l’impianto rappresentativo dell’opera che, fino a quel punto, si era incentrato sulla delazione della rete di sopraffazioni che si estende, trasversalmente, dai “bassifondi” fino ai contesti apparentemente ovattati, quali quelli relativi allo “show-business”. Peccato, perché la stessa vicenda dei due fratelli che crescendo si allontanano progressivamente, fino al distacco definitivo sancito dall’assorbimento di Salim proprio in quel mondo delinquenziale che fino ad allora aveva costretto lui e Jamal a condurre una vita di stenti e miseria si presentava come ottimo veicolo per gettare una luce, attraverso lo sguardo sincero e spaesato dei fanciullini –secondo una visione che coniuga la tenerezza dell’innocenza alla violenza degli abusi, sulla crudeltà di un sistema che si poggia sulle prevaricazioni: vedi le sperequazioni socio-economiche da cui origina la triste realtà delle baraccopoli indiane, lo sfruttamento dei minori, gli assurdi conflitti generati dagli integralismi religiosi, la speculazione immobiliare di matrice mafiosa, l’atteggiamento spietato e senza scrupoli del cinico presentatore televisivo. A ciò si aggiunge la bella idea di configurare lo sviluppo dell’intreccio inerente allo “show” televisivo come una sorta di stridente contrapposizione tra gli indovinelli del quiz, legati a una rappresentazione ludica della vita, e le soluzioni ad essi che, al contrario, si snodano lungo il travagliato percorso esistenziale di Jamal.
Poi, però, subentra la messinscena “favolistica” culminante con il suggello di una improbabile (quanto stucchevole) storia d’amore che, immediatamente dopo l’immagine pregnante con cui si conclude l’esperienza malavitosa di Salim, fa virare la narrazione verso territori in totale dissonanza con il resto del film.
Peccato veramente, perché con un epilogo diverso Boyle avrebbe fatto pienamente centro.

Shawn  @  23/12/2008 19:16:22
   6½ / 10
Per il genere si merita un bel 9: davvero stupendo...
Per i miei gusti personali un 4: a mio avviso uno spettatore dovrebbe guardare film di gioia, poichè di sventure ce ne sono già molte!
Media 6 e mezzo!

8 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2009 09.42.25
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alexp79  @  23/12/2008 19:15:34
   8½ / 10
tra i film più belli dell'anno, una storia d'amore divertente e spettacolare. Lei poi è una gran bella donna!!!

ughetto  @  21/12/2008 18:14:32
   7 / 10
Lo schema della fiaba è trasversale: esso è presente sia nella cultura che nella lettreatura occiedentale, sia in quella orientale. La struttura è elementare, e proprio qui risiede la sua forza. Un protagonista, positivo, viene messo difronte ad una serie di scelte che non hanno una soluzione graduabile: la decisione va effettuata fra due o più possibilità predefinite. Dietro ad ogni scelta si cela una conseguenza morale; inoltre è dalla presenza di determinati valori nell'anima dell'eroe che scaturisce, in ultima analisi, il suo successo. Ad esso si contrappone l'antagonista che, si badi, il più delle volte non è cattivo, ma ha il compito di illustrare quello che succede facendo le scelte opposte a quelle dell'eroe.
Trovo che l'aver colto ed evocato l'analogia fra la struttura della fiaba e la struttura di un gioco come "who wants to be a millionare", sia geniale. Ecco che i momenti del gioco diventano i capitoli che scandiscono la struttura di una fiaba moderna, che scende nel profondo delle ragioni e delle contraddzioni di un popolo e del protagonista che lo rappresenta.
Per questo non condivido il disappunto per il finale che ho percepito nei commenti precedenti: esso è la logica conseguenza del tipo narrativo che si è usato, e del messaggio che si è deciso di dare. Ho avuto il sospetto che gli spettatori si aspettassero una sorta di analisi socio economica dell'India; se così fosse, date le premesse, cioè la prima parte del film, il finale avrebbe dovuto necessariamente essere diverso. Il fatto che l'autore abbia avuto l'intuizione di innestare una fiaba in un contesto reale, non deve distogliere l'attenzione dal fatto che fiaba rimane, e come tale segue le regole del suo genere.
Quello che mi ha addolorato è invece la perdita di controllo sul mezzo tecnico che spinge Boyle a fare scelte stilistiche sempre più banali via via che passa il tempo; tutto sommato trovo che il film dopo la metà si avvolga su se stesso concettualmente certo, con le troppe sbavature sul "romanzo criminale" indiano, ma anche esteticamente. Peccato perchè credo che la scena inziale della fuga sia una delle migliori prove di regia di sempre e l'alternanza interno/esterno, un'intuizione geniale.
Comunque, nonostante il crollo, riamane un'opera godibile che tiene la tensione fino all'ultimo minuto. Probabilmente è anche un'opera in cui il ruolo dell'autore, più che dal regista è stato svolto da un board di produttori. per i seguenti motivi: 1. per l'appartenenza ad una sinergia holliwood- bollywood, dove storicamente la produzione è centro propulsivo. 2 perchè questo spiegherebbe alcune incoerenze interne. 3. perchè è poco probabile che Boyle da solo sia stato in grado di fare scelte così intelligenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  19/12/2008 19:23:11
   7 / 10
DiReCtOr  @  17/12/2008 17:02:34
   9 / 10
Allora, la storia non è nulla di innovativo ma è comunque molto coinvolgente e gradevole da seguire... ma la vera cosa bella di questo film è la regia... una regia meravigliosa, scelte tecniche a mio avviso azzeccate dall' inizio alla fine, stupende le inquadrature della fuga iniziale dei ragazzi.
Colonna sonora bellissima, ambientazioni fantastiche...
Assolutamente da vedere!!!

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Ultima risposta 28/12/2008 14.14.41
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simonssj  @  16/12/2008 22:49:16
   7½ / 10
Allora, cominciamo dalla fine:

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Nel complesso, pur ammettendo che è un buon film, devo dire che un pò di delusione c'è: stona un pò la regia perfetta (finalmente!!) di Boyle con alcune ingenuità di troppo, soprattutto nella recitazione degli attori, non molto coinvolgente. Sicuramente migliore la prima parte, scade un pò nel finale. Bellissimi i continui passaggi temporali dalla trasmissione all'interrogatorio ai ricordi del passato. Lascia l'idea di un potenziale capolavoro incompiuto

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Ultima risposta 22/12/2008 16.54.47
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popoviasproni  @  16/12/2008 17:12:29
   8½ / 10
Trascinante inno all'amore e alla vita in un India coloratissima, vivace, povera, spietata.
Ritmo sostenuto e inquadrature di gran classe.
Ottime le interpretazioni dei bambini.

kastalya  @  15/12/2008 11:02:51
   9 / 10
Bello, bello, bello!
Non me l'aspettavo e invece riesce a unire aspetti drammatici con altri divertenti.
Bravi gli attori.
Ottima regia e fotografia!

Il finale a me non ha lasciato deluso...
E' un finale come un altro... ma nel complesso del film ci può stare!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/12/2008 00:06:24
   7½ / 10
Lo spunto è veramente notevole: come può un pezzente delle bidonville indiane riuscire a a vincere tutti quei soldi quando nessuno ci era ancora riuscito? Jamal riesce a canalizzare la forza dei suoi ricordi dolorosi per riuscire a superare ogni ostacolo che si frappone. Molto bravo Boyle a girare un film tra il neorealismo delle bidonville e le atmosfere ovattate degli studi televisivi.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  14/12/2008 14:21:03
   7½ / 10
Finalmente Boyle torna a dirigere un film come si deve, rovinato si da un finale troppo sdolcinato ma cmq decisamente superiore a tutta la sua precdente filmografia (escluso ovviamente Trainspotting).
L'incipit mette subito in discussione il protagonista, dando il via a una piccola odissea raccontata attraverso l'uso sapiente di flaschback e flaschforward, con ogni risposta esatta capace di aprire una parentesi nella vita del piccolo Jamal, nato nelle baraccopoli di Mumbay e partito per un viaggio stracolmo di imprevisti e incontri sbagliati. In tutto questo Boyle ci mette davvero del suo mixando alla perfezione generi e ingredienti per un film dal ritmo indiavolato diviso tra dramma, commedia e thriller con inconfondibile stile e approccio alla regia. Fantastiche le location e bravissimi gli attori (su tutti il perfido presentatore Anil Kapoor).
Unico punto debole l'epilogo: ok è una favola moderna, ma il tutto rimane troppo in contrasto con la cattiveria inscenata fino a quel momento. Io preferivo decisamente qualcosa di più drammatico. E forse potevamo parlare di capolavoro.

jiko  @  12/12/2008 20:18:11
   10 / 10
Un film davvero riuscito e che molti danno come favorito agli Oscar, e non solo nella categoria per il miglior film straniero. Un racconto davvero intenso, emozionante, che alterna momenti di cruda drammaticità a momenti di pura dolcezza, sullo sfondo di splendori ed orrori dell'India contemporanea.

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Ultima risposta 15/12/2008 20.14.46
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teobevi  @  10/12/2008 22:43:14
   10 / 10
bellissimo!

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Ultima risposta 17/12/2008 23.21.00
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Lady Agnew  @  10/12/2008 21:31:24
   7½ / 10
Un affresco potente dell'India, unito ad una storia romantica,
al ruolo della tv, all'importanza delle inclinazioni individuali,al di la' dell'influenza dell'ambiente .
Forse troppa carne al fuoco.
Bella l'idea di legare ad ogni domanda del quiz un episodio della vita del protagonista.
Veramente bellissimo il primo tempo,in calare il secondo,
la parte "favola" mi e' piaciuta meno.
Ma forse voleva fare il "verso" ai film romantici ???

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pablo73  @  10/12/2008 10:33:05
   8½ / 10
Bel film DA VEDERE e bravi soprattutto i bambini a recitare. Si vede chiaramente il tocco del regista Boyle sia nelle riprese in dolly che nell'abile uso della fusione immagine-musica (a tratti mi faceva ricordare quella del suo ultimo capolavoro "Sunshine") che ci accompagna nelle scene più toccanti risaltandone ancor più la valenza.

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minoidepsp  @  09/12/2008 20:41:05
   8 / 10
Parte benissimo raccontando tramite flashback la vita a Mumbai di Jamal e del fratello, vita di povertà e difficoltà, il ritmo è notevole e le musiche pompate.

Quando, dopo un'ora, la storia si concentra piu' sull'amore tra Jamal e la bellissima Latika il film perde un po' di interesse e un paio di punti nella votazione.

P.S. Il ragazzo indiano del film non era analfabeta come scritto nel riassunto, nel film dice di saper leggere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  09/12/2008 20:23:57
   8 / 10
E' un film d'ammore, e cos'altro?
Ma anche di speranze, di vita, di morte, di miseria, di sogni infranti, di violenza e sopraffazione, di illusioni e poi ancora di un grande sogno d'amore che non recede di fronte a nulla.
Ingredienti più classici di così, si muore.
Eppure, sarà la mano del regista che si muove sopra i tetti delle baraccopoli indiane (che non esiste baraccopoli al mondo più misera eppur vitale e mai miseranda), sarà che l'amore puro vola anch'esso alto sopra meschinità e dolore, credo che nessuno possa non rimanere coinvolto dalla storia di Jamal e Latika.

E così si finisce per tifare, nostro malgrado, per loro, come i milioni di indiani davanti alla tv per l'ultima puntata de ' Il Milionario'.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  09/12/2008 17:22:25
   8½ / 10
A Boyle piace ricorrere alla “fortuna inaspettata” per far scatenare una serie di eventi che quasi sempre mettono al limite i suoi personaggi e li obbliga a prendere decisioni che possono cambiare la propria vita.
Mescola in modo eccezionale ironia, crudeltà, humour e realtà.

Bella bella la sigla finale!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  09/12/2008 13:00:58
   7½ / 10
Nonostante il finale in puro spirito natalizio, il film è un buon prodotto, ottimamente confezionato. Boyle dimostra un talento visionario notevole e l'ambientazione nell'India contemporanea è curiosa, attuale e riuscita.
Peccato veramente per il finale: e pensare che Danny aveva almeno (per rimanere nello spirito del film) altre tre opzioni migliori a disposizione.
Resta comunque un film da vedere, vista la desolazione della programmazione pre-natalizia. Divertente la sigla di coda.

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Ultima risposta 10/12/2008 08.19.13
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cepere  @  09/12/2008 01:14:21
   7 / 10
Peccato per il finale da telenovelas messicane,perchè il film sarebbe potuto essere un prodotto notevole.Molto belle le ricostruzioni in un India terribile ed affascinante.Abbastanza bravi i protagonisti ,mentre boyle con le sue riprese sincopate da' un ritmo travolgente alla storia.
Ripeto: peccato per il finale idiota...

forzalube  @  08/12/2008 17:06:46
   8½ / 10
A leggere la trama può sembrare un po' una cavolata, ma è come ci viene raccontata a fare la differenza.
Grande ritmo, montaggi alternati, flashback e flashforward tutti sapientamente utilizzati per un film appassionante con tutti i colori e le sfaccettature dell'India.
Decisamente da vedere.

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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  08/12/2008 14:18:49
   8 / 10
Danny Boyle è uno dei miei registi preferiti e qui si conferma un grande talento. Film bello, scorrevole e girato in modo impeccabile. Consigliato vivamente! Uno dei migliori film del 2008.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/12/2008 21:58:35
   7 / 10
Stramaledetti finali: persino un anticonformista come Boyle cede alle pressioni hollywoodiane e al buonismo più raccapricciante che rischia di guastare l'esito di un buon film (8 alla favola nuda e cruda del "milionario dei bassifondi", 1 all'epilogo).
Ma, nonostante la nausea per le ultime immagini (raccolte poi come adattamento Ziegfieldiano e qualcuno mi spieghi se c'era la necessità...) il film ha una confezione impeccabile: riesce a essere persuasivo anche nel kitsch pittoresco (però adorabile l'anello di congiunzione felliniano - sicuramente involontario - con lo "Sceicco bianco" vs. un'Icona del b-movie indiano), nei legami indiretti con Forrest Gump o A Beautiful mind, nel modo singolare ed eccentrico con cui affronta Dickens e diventa (cfr. Boyle) il figlio degenere e cattivo di Frank Capra.
Se qualcuno prova allergia per le citazioni, è bene dirlo subìto: per questo film è impossibile non farne...
In effetti, almeno in origine, la vicenda non è certo buonista: l'amour fou resta sullo sfondo, e incoraggia la popolarità nazionale di questo 18enne qualunque istruito dalla "palestra della vita", la strada, il marciapiede.
E' un "sogno adulto" dell'identificazione della gente nel proprio "io", come nel famoso quiz italiano di Gerry Scotti.
Stupisce peraltro la grandezza di Boyle di misurarsi con complesse soluzioni tecniche, come il videoclip allucinato delle baraccopoli, l'assalto dei musulmani come macabra/ironica citazione delle repressioni dei cowboys contro gli indiani (d'America, stavolta), o gli orfani ammassati nei treni come tanti hobos tipici dell'America di secessione del tempo che fu.
A pensarci sì, c'è più America che India, ma anche un mondo perduto (e tradito) ove tutto si muove in superficie, forse altrettanto radicale ed estremo di quello dell'ultimo capolavoro di Eastwood.
Ma l'emozione è come trattenuta, non so, o rarefatta: e c'è quel pessimo finale che rovina quello che poteva essere il più riuscito e ambizioso film del regista.
Memorabile, tuttavia, la figura del laido presentatore tv, simbolo (sintomo?) della degenerazione del sistema televisivo universale

8 risposte al commento
Ultima risposta 26/04/2009 22.33.54
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misachan  @  06/12/2008 20:50:49
   8 / 10
Mh... commedia? Ho avuto le lacrime agli occhi fino a 10 minuti prima del finale in pratica =P
Davvero bello, da vedere per più motivi... la storia, la bravura degli attori, e purtroppo le varie facce di un paese visto dagli occhi di chi, impreparato a viverci, ci si è trovato dentro nel pieno della sua crudeltà.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  06/12/2008 13:53:15
   8½ / 10
Una splendida favola moderna nella coloratissima e controversa India.
La concitata sequenza iniziale (che mi ha ricordato quello di Cidade de Deus) cala subito lo spettatore nell'atmosfera del film che alterna momenti comici a situazioni drammatiche senza mai perdere il filo conduttore dell'intera vicenda, ovvero la ricerca di un amore.

Primo tempo splendido come da tanto non si vedeva al cinema, il secondo regge anche se nel finale c'è un ostentata ricerca del lieto fine che, anche se in linea con tutta la pellicola, risulta un pò eccessiva.
Bravissimo il cast (probabilmente proveniente da Bollywood, alla cui filmografia Boyle omaggia con la sequenza finale), sia da quando i "tre moschettieri" sono bambini fino a quando diventano adulti.
Sicuramente un degno rivale di Gomorra per l'Oscar.

filobor7  @  06/12/2008 11:23:51
   6½ / 10
Abbastanza buono, un po' videoclipparo (difetto, voluto o meno, in cui cade spesso il regista inglese).
Bellissima la parte del film con i bambini. Il regista è bravissimo a dirigerli; vedere l'altro film di Boyle milionare (credo si intitolasse così).

Ottime facce da cinema (strepitosi i bimbi, il protagonista ed il "Jerry Scotti" indiano)

Divertente il balletto finale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2008 16.15.18
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claudihollywood  @  28/11/2008 15:31:45
   9 / 10
Bellissimo, commovente, ispirato anche se un po' melenso per gli standard di Boyle. Da vedere assolutamente.

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Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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