Un prete, dopo anni passati in varie missioni umanitarie, si ritrova alle prese con una famiglia molto più disastrata di quando l’aveva lasciata, e soprattutto con una ragazza che lo costringerà a mettere sé stesso e la propria fede in seria discussione.
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E' un Verdone nuovo, anche come regista, che colleziona un film godibile e in qualche modo diverso dai suoi soliti. Non si ride continuamente (meno male!), anche perchè spesso i ruoli dei protagonisti vengono descritti con una certa ironia amara e pungente. Trovo che l'interpretazione di Verdone sia di grande riconoscimento nei confronti dei sacerdoti impegnati concretamente in opere umanitarie. La Chiatti non recita molto, la Bonaiuti certamente si. Finale per qualche verso anche commovente.
La trama in sè è bellissima, esattamente come la prima ora e mezza, da dieci secco. Raramente mi è capitato di vedere in una commedia di tale caratura così tanto realismo interpretativo, elevate profondità e moralità di contenuti amalgamati con tanto di cappello in soli 90 minuti: questo a star dimostrare che "Io, loro e Lara", aldilà delle varie battute divertenti, ha seriamente un qualcosa aldilà, che fa aprire gli occhi. Peccato che da lì in poi, fino al finale, quasi diventi una scemata.
Mi riferisco alle varie gag che accadono nell'abitazione..quasi fosse un altro film!
E il finale, apputno...più banale, scontato e (nel caso di Verdone) come tale buonista di quanto si può. Peccato.
In ogni caso, con la sua fedelissima presenza scenica, l'incredibile mimica anche nei momenti in cui tace, la purezza ostentata del saio e delle prediche, Verdone disegna un'icona, un personaggio che ispira veramente tenerezza, ed è proprio questo quello della pellicola che fa sognare.
Filmetto leggero e gradevole. Verdone è lontano e mai tornerà al livello dei suoi primi film, ma qua fa sicuramente meglio che in "Grande Grosso...". La prima parte è un po' lenta e fa anche poco ridere, ma si riprende nella seconda. Grandissimo quando prende per il c**o gli "emo". La Chiatti come attrice farà anche c.agare ma come ragazza....STI EHEHM!!!
Solito film italiota (ma divertente) di Verdone, quello del nuovo millennio per intenderci. Si ride più di una volta e i personaggi, seppur stereotipati, godono di una buona alchimia. Non sono mai riuscito a prenderlo sul serio, l'ho visto più come film di intrattenimento che altro, i messaggi che il film vuole lanciare sono molto ma molto deboli.
Peccato poi che nell'ultima mezzora, quando le carte sono state tutte scoperte, non si vede l'ora che finisca.
per carità. né carne né pesce. prima parte orfana, sterile, risibile. poi si mantiene su livelli infimi, mai raggiunti dal regista neanche nell'ultimo film. senza una evoluzione testuale, con troppi argomenti sociali che si vorrebbero richiamare. grossolano poi il modo in cui le pochissime intuizioni vengono gonfiate, regalando forme caricaturali più che sottolineature. sotto tono V, pure come attore, il quale delega alle sole smorfie tutte le espressioni comiche e drammatiche. il resto è noia.
Un film discreto. Verdone è bravo e lo dimostra in ogni pellicola, e in questa si mette al servizio di un buon cast di attori che dimostrano tutta la loro bravura(giallini è strepitoso!). Questo film è decisamente migliore di Grande, grosso e...., ma se dovessi stilare una classifica dei 5 migliori film di Verdone questo sicuramente non sarebbe presente1 Comunque è un film da vedere!
Il Woody Allen del cinema italiano non delude in questa sua nuova opera, dove mescola la sua tipica comicità grottesca (che però qui, forse per scelta, non emerge come in altri suoi film) ai temi di tipo psicologico cari a Verdone. Il divertimento a sprazzi e la morale solo abbozzata fanno sì che il voto non decolli, ma di certo non si esce dalla sala insoddisfatti.
Verdone ritorna a dirigere e firma uno dei suoi film più belli degli ultimi anni,non saprei da dove cominciare nell'elogiare questa pellicola dove Carlo riesce a circondarsi di attori bravissimi che ,come al solito,valorizza all'ennesima potenza!Un film dove si ride(tanto),si pensa e ci si commuove nel finale!Grazie Carlo!