Durata: h 1.54 Nazionalità:
USA2011 Genere: drammatico
Tratto dal libro "Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi" di Matt Baglio
Al cinema nel Marzo 2011
E' la storia di un giovane seminarista americano che studia per diventare prete. In balia del credere o non credere, trova la sua occasione per dimostrare la propria fede quando dal Vaticano viene incaricato di seguire un presunto caso di possessione...
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Mah premeto che non sono un fan del genere, costretto a vederlo dalla mia ragazza che invece ADORA il genere be io un paio di volte ho chiuso gli occhi in sala..a mio modesto parere è davvero noioso...poteva magari essere sviluppato meglio anche il finale mi sembra molto sbrigativo.. ce sicuramente molto altro di piu decente da andare a vedere al cinema, 5
Visto al cinema. Detto sinceramente mi sarei aspettato di peggio! Dopotutto il film è mediocre, ma l'interpretazione di Hopkins lo salva abbastanza... almeno è guardabile! Niente di nuovo e tematiche trite e ritrite, però tutto sommato è sviluppato non malissimo e gli attori sono decenti quantomeno... il voto realistico sarebbe 5 e quello personale 6,5 - 7 , quindi medio con un 6.
A me sinceramente è piaciuto...rispetto a tanti film inutili degli ultimi anni, almeno questo ha un pò di veridicità...forse la gente si aspettava sangue e giramenti di testa some il vecchio film cult dell'esorcista, ma in verità a me ha dato tensione, emozione e non mi ha annoiato affatto...per me vale sicuramente la pena vederlo.
Come hanno affermato in parecchi e mi associo tranquillamente, la prima parte è presentabile/decente con un calo di intensità dalla metà in poi per un finale interminabile tirato troppo per le lunghe ed è proprio quest’ultima caratteristica a rovinare l’intero film. E’ la legge hollywoodiana ad ucciderlo perché tecnicamente se la cava. Gli attori mediamente sono credibili perché Hopkins svolge un buon lavoro senza particolari menzioni e la presenza di Hauer regalano una certa serietà al prodotto finale. Ma in conclusione dice poco e la formula dell'evoluzione è conosciutissima, dunque prevedibile.
Sul contrasto tra la chiesa e la scienza riguardo i riti di esorcismo consiglierei il film tedesco REQUIEM che senza tutto lo spettacolo di un film horror o gli effetti sonori, colpisce per la sua semplice realtà dei fatti.
Il film č bello ed emozionante, molto bello lo scetticismo del seminarista, il fatto che i fatti sono veri aggiunge fascino alla cosa. Hopkins in gran forma.
Onestamente non riesco a capire tutti questi voti negativi!? Solo l'interpretazione di Hopkins vale il prezzo del biglietto, io l'ho trovato un film interessante....la continua battaglia tra bene e male, tra scienza e chiesa il tutto con un giusto mix di momenti di tensione e di angoscia, insomma io mi aspettavo proprio questo tipo di film! GRANDISSIMO IL VECCHIO HOPKINS.
Se riuscite ad arrivare indenni all'ultimo quarto d'ora di film (ossia se riuscite a non cadere nelle grinfie del perfido demone Morfeo!!!) assisterete all'
esorcismo che dovrebbe esser il piatto forte del film! Dovrebbe infatti.. mai condizionale fu piu' d'obbligo! Da evitare ASSOLUTAMENTE Noioso, impalpabile, monocorde, piatto, insulso... Continuo? Meglio di no! Meglio solo di un cinepanettone..
le suggestive location romane, Anthony Hopkins e qualche micio...per tutto il resto IL RITO č insulso quanto il protagonista della storia, Colin O'Donoghue...zero momenti di tensione, grave pecca per un film del genere, se non per quel marovescio rifilato da Hannibal alla piccola zingara, che perň rientra nel sentire comune...ti intrattiene, per caritŕ, anche perché vedendo i trailer prima del film, quello che ci stanno propinando č a dir poco osceno...
Ripreso in mano il genere dell'esorcismo il regista sembra essere molto incerto tra seguira strade nuove e guardare al passato...da un lato tenta un impostazione più psicologica che porta gli spettatori anche a riflettere su un tema assai delicato, dall'altro però segue la via dell'horror classico basato su colpi di scena, provando a spaventare lo spettatore. Il problema è proprio che non sceglie una strada precisa e mischia le due soluzioni e il risultato è una trama per certi versi abbastanza prevdibile. Ad alzare il voto (che non sarebbe andato oltre un 6.5-7) è però la perfetta, direi quasi sublime interpretazione di Anthony Hopkins, che come sempre è in grado di dare quel tocco in più ad ogni personaggio che interpreta. Anche il resto del cast se la cava assai bene. Consigliato
Niente di nuovo sotto il sole: solo l'ennesimo film su esorcismi e rituali mistico-cattolici.
Il film non apporta particolari novità ad un filone che ha il suo capostipite ne "L'Esorcista" (1973) e che rimarrà insuperabile.
Qualche sussulto sulla sedia forzato, utilizzando la potenza di effetti sonori e rumori improvvisi, che ormai qualsiasi sala anche sommariamente rinnovata con un impianto sonoro meno che decente riesce a dare.
Sceneggiatura, cast e regia senza infamia e senza lode, fatta eccezione per il solito Anthony Hopkins che mette il suo marchio recitativo anche nel ruolo dell'esorcista stanco e navigato che interpreta in questa storia di iniziazione e scoperta della fede di un giovane seminarista, che vuol diventare prete per opportunismo e viene per questo mandato a Roma a "farsi le ossa col diavolo", seguendo un corso per esorcisti.
Film apprezzabile per gli amanti del genere... Ricorda "L'esorcista" in diversi punti della storia che non spicca certo per originalità.. La pellicola risulta comunque buona anche grazie all'ottima interpretazione di Hopkins.
Andare al cinema pensando di passare poco più di un oretta a gustarsi un bel film, con la consapevolezza che comunque non è il mio genere preferito ne condivido gli idealismi della storia. Invece ho passato un ora sofferta a seguire un piattume di trama insulsa, dove non viene raccontato nulla se non l'unico filo sottile che è la storia del giovine prete anarchico e miscredente (che a recitare fa pure schifo!). L'interesse scende a ogni minuto che passa e non esiste nemmeo un pretesto che ti faccia pensare: beh almeno voglio sapere come va a finire. Perchè è palese il come finirà. Davvero deludente, vuole fare il film serio sugli esorcismi, vuole portare gli spettatori a convertirsi come il protagonista e vuole allontanarsi dal resto del genere che almeno aggiunge scene di paura e tensione. Veramente inguardabile e altamente sconsigliato.
l'ho trovato un buon film... mai noioso... Hopkins come al solito superlativo ma anche gli altri attori hanno fornito una prova superba... interessante la storia, buona anche la regia...
Non male la trama e nemmeno l'ambientazione. Rimane qualche buco qua e la, ma certamente il film non addormenta e ti tiene molto sveglio ed incollato alla poltrona.
Grande prova e grande presenza di Hopkins.
GRAN TORINO su RETE4...e sulla RAI daranno l'isola dei famosi..grrrrrr
Visto e stravisto. Solita ricerca della fede, solito dibattito tra scettici e credenti, solita ragazzina posseduta che si dimena e impreca legata ad un letto, solito prete esorcista attorno al quale ruota la vicenda. Film piattissimo, banale, prevedibile ed inutilmente prolisso dove la presenza di Hopkins non influisce minimamente sul risultato finale. La tensione è ridotta all'osso e gli unici sussulti sono dati da gatti che saltano o dal volume sparato nelle orecchie. Assolutamente sconsigliato, meglio recuperare L'esorcista di Friedkin o The Exorcism of Emily Rose. Piccolo appunto sull'attore protagonista: un cane. Non importa quello che accade davanti ai suoi occhi, ha sempre la stessa identica espressione.
Così come suggerirebbe il voto stesso: "non male, potrebbe essere migliore". Secondo me, un tentativo di dare nuova linfa a un genere (Esorcismo&co) che ormai sta facendo un pò il suo tempo. Tentativo che, tuttavia, è riuscito solo parzialmente: buone le recitazioni (Hopkins in primis), ma storia vista stravista e rivista. Niente di nuovo sotto quel lato lì, forse qualche tentativo di modernizzazione nell'
La storia la si sa'. La tensione si sa' che ci sarà. I personaggi in parte ci sono. Sfortunatamente tutto si perde dopo un primo esorcismo, una storia assai veloce, e una maria grazia cucinotta relegata a dormire su una panchina.
"Il rito" svanisce in un film che non desidera puntare su paura/tensione, e non riuscendo a sfoggiare le sue carte migliori "come storia ispirata da eventi reali, e "peccando" (verbo assai adatto) in un ragionamento mal elaborato, o qualcosa che andasse nel profondo, ma che tanto desidererebbe creare. Con tono sarcastico direi che sembra un messaggio beffardo "pro vaticano/chiesa" alla conquista di giovani spensierati, che se mai non credessero in dio, il cinema possa farli pensare al diavolo, e di conseguenza... Le relazioni più carine (che praticamente non centrano nulla, ma durante il film non avevo nulla di meglio a cui pensare, è gia tutto dire) son riguardanti la figura del gatto; il rapporto diavolo/gatto del passato (reale), roma infestata dai gatti, che se pronunci il loro nome non ti danno mai retta, e il fatto che il diavolo sia sconfitto praticamente riducendolo alla sottomissione, facendogli pronunciare il proprio nome, quasi rimarcando in questo caso la forza d'indipendenza superiore dei gatti, e la sua figura mistica.
Un film che non sa dove porsi, se nel fantasy, o nella realtà, ma ben peggio credo che nemmeno il regista avesse idea di quale risultato raggiungere. Una via di mezzo.
Buon Inizio , ritmo un po lento ma sufficiente fino ai 3/4 del film, poi decade nell'ultima parte quando tutti gli input dati durante lo svolgimento dovrebbero ritornare ( e magari dare anche qualche risposta).
altro film sull'esorcismo che fa gag@re,basta!!!!quasi due ore di pura nullità e noia mortale e quei pochi momenti che il film potrebbe decollare ci si riaddormenta immediatamente, e piu passava il tempo e piu era un sacrificio a noi stare al cinema...hopkins e sempre un grande...ma tutto il resto e da cestinare...
Niente di nuovo sotto il sole (che novità). I soliti luoghi comuni su diavolo, Satana e Dio. A dir la verità la prima parte è anche decente, qualche colpetto di tensione, effetti sonori molto riusciti e poi c'è Anthony Hopkins che è bravo e questo si sa, ma dalla seconda parte in poi c'è da stendere un velo pietoso chilometrico. Ci si ritrova davanti ad una gigantesca presa per il ****, clichè hollywoodiani a palate, retorica e sviolinate a non finire, Satana è cattivo, Dio è buono, tutti felici e contenti. Alleluja! Ma io dico possibile che nel 2011 si fanno ancora queste ca.gate? possibile che i produttori amerregani ancora non si stufino di sfornare 'ste str.onzate così incredibilmente vuote e retoriche? e ancora non ci credo che attori incredibili come Hopkins si prestino ancora a queste cose. Ad un certo punto volevo abbandonare la sala per quanto ero demoralizzato. Anzi no, evviva Dio, Gesù e la madonnina. Satana brutto e cattivo all'inferno, oh.