Sonny Vaccaro, organizzatore di tornei di pallacanestro di provincia e personaggio apparentemente senza arte né parte, viene assunto negli anni '70 dalla Nike per convincere giocatori e allenatori a diventare rappresentanti del giovane marchio sportivo. Vaccaro sarà l'unica persona in grado di convincere un giovanissimo Michael Jordan a firmare per la Nike, cambiando per sempre la storia dello sport, del marketing e dell'abbigliamento sportivo.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Davanti alla macchina da presa Affleck non è certo tra i miei preferiti, ma dietro la macchina da presa il discorso cambia perchè è bravo e lo ha dimostrato nella sua carriera sia come regista e come sceneggiatore. Nel pieno degli anni 80 ecco l'operazione che rivoluzionò il mondo dello sport e dei contratti di sponsorizzazione: l'ingaggio di MIchael Jordan alla Nike. Il capitalismo ai suoi massimi livelli: cambiare le regole, cambiare gli schemii di approccio agli affari, che non significa giocare sporco ma in qualche modo le regole vengolo eluse ed adottate. Per essere un film che parla in fondo di scaroffie di mercato, di incontri e conversazioni ha un rimo travolgente che non ti lascia respiro. Ha un cast di attori in ottima sincronia ed un Matt Damon realmente ispirato, fisicamente non ricorda Nourne ma ha cuore e crede fermamente nel progetto ed in quel giocatore che rivoluzionerà la NBA. Ovviamente Affleck non lascia da parte il discorso del lavoro minorile effettuato in paesi oltreoceano, lo sottolinea anche senza calcare la mano. Ma il capitalismo è questo.