10 regia di Blake Edwards USA 1979
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10 (1979)

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locandina del film 10

Titolo Originale: TEN

RegiaBlake Edwards

InterpretiDudley Moore, Julie Andrews, Bo Derek, Robert Webber, Dee Wallace

Durata: h 2.00
NazionalitàUSA 1979
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 1979

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Trama del film 10

George Webber è un musicista celebre e ricco, ma ha da poco superato la quarantina e attraversa una crisi esistenziale. Incrociando per caso un corteo nuziale, rimane folgorato dalla bellezza della sposa. Venuto a sapere che la bella sconosciuta è in viaggio di nozze ad Acapulco, decide di seguirla. Qui, dopo qualche giorno, salva la vita al marito della donna, che per ringraziarlo gli si offre per una notte.

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Voto Visitatori:   7,44 / 10 (16 voti)7,44Grafico
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Voti e commenti su 10, 16 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  09/07/2025 12:33:22
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Gran bella commedia sofisticata di Edwards che tratta efficacemente la crisi di mezza età, lo ritengo uno dei suoi film più sottovalutati, che si porta dietro una forte malinconia e svariate riflessioni, tramite il racconto di questo particolare periodo che affligge quest'uomo, George, famoso compositore di Hollywood, che ha addirittura vinto quattro oscar, iniziando il giorno del suo quarantaduesimo compleanno con una bella festa a sorpresa, la cui gioia per i festeggiamenti lascia presto spazio alla malinconica presa di consapevolezza del passare del tempo, portando il protagonista in questa sorta di crisi esistenziale che lo fa comportare come un ragazzino, mettendo in pericolo anche i suoi rapporti sociali e sentimentali, cacciandolo in un mare di guai, ma è una condizione ben approfondita, in cui la comicità è dosata e i dialoghi sono molto acuti, con un forte retrogusto amaro e che scandaglia efficacemente le sensazioni di un protagonista perso nei suoi pensieri, amareggiato da un futuro che sembra soffocarlo, influenzato anche dal contesto, basti guardare l'elemento del voyeurismo nei confronti del vicino, ovviamente invidiato dal protagonista per le sue avventure sessuali con donne giovani e disinibite, non rinunciando neanche al sesso a tre, innescandogli quella voglia di provare nuove esperienze in un'età con cui convenzionalmente si acquisisce una certa stabilità, una voglia di evasione dalla monotona vita di coppia con una donna decisa che sembra avere le idee chiare e con la quale passa più tempo a discutere che a fare l'amore.

L'elemento finale di rottura, che darà il via alle avventure del protagonista sarà l'incontro con questa giovane donna dalla bellezza sconvolgente il giorno del suo matrimonio di cui si innamora fin da subito, spiandola addirittura in chiesa stessa e andandone alla ricerca nei giorni successivi, fin quando non ottiene l'informazione di dove sta passando il viaggio di nozze col marito, in Messico, raggiungendoli per cercare di soddisfare la sua morbosa curiosità, da qui le avventure di George continuano tra incontri saltuari - come l'episodio della donna con cui finisce a letto ma non riesce a fare l'amore, probabilmente per la sua condizione psicologica in cui è perennemente insoddisfatto, ma anche ossessionato dall'altra donna -, fiumi di alcool e un eroico episodio in cui salva il marito stesso della donna di cui è innamorato, con quest'ultima che ricambierà con una serata speciale che si conclude nel modo da sempre idealizzato dal protagonista.

In questi ultimi momenti, quando finalmente il protagonista riesce a realizzare il suo sogno, di finire a letto con questa bellissima donna, emergono altri interessanti significati, dal distacco generazionale molto enunciato, tramite un emblematico dialogo tra i due mentre sono a letto, in cui i valori più tradizionalisti di lui si scontrano con l'impulsività di lei che non prova il minimo rimorso per andare con un altro uomo pochi giorni dopo il matrimonio, anzi mostra una certa apertura anche nel caso fosse il marito ad andare con un'altra donna, concetto apparentemente inconcepibile dal protagonista e probabilmente uno degli elementi che gli esplica quanto distacco ci sia tra i due e lo riporta all'amara realtà in cui smette di idealizzare su di lei e allo stesso tempo subisce quell'amara sensazione di ritrovarsi senza un vero scopo una volta raggiunto quello tanto sognato, ma diciamo che per come è gestito il rapporto sessuale, con tutte le sue difficoltà e interruzioni, avviene questa frantumazione dell'idealizzazione della donna perfetta che fa tornare il protagonista sui suoi passi in un finale che mostra una riconciliazione una volta che la crisi è passata, trovata che ho trovato dolce ma allo stesso tempo rassegnata, matura ma anche di compromesso, è una sensazione variegata che mostra sotto una lente positiva la nuova stabilità del protagonista, un addio alla giovinezza e ai suoi svaghi che va verso una relazione più consapevole, creando sensazioni estremamente contrastanti e lasciando una sorta di malinconia tipica dei coming of age, quelli in cui si cresce e si salutano per sempre svariati elementi della giovinezza.

Ben interpretato da un ottimo Dudley Moore, in tutti i suoi dilemmi, ma se la cavano egregiamente anche Julie Andrews, donna matura e forte, e Bo Derek che ha una presenza scenica notevole ed una bellezza impressionante, molto belle pure le musiche e la fotografia su note calde, tendenzialmente crepuscolari.

Ottimo film di Edwards, parecchio emozionante.

BlueBlaster  @  03/07/2013 01:52:00
   6½ / 10
Non mi ha fatto impazzire, per molti è uno dei migliori di Blake Edwards (non saprei) e per altri Dudley Moore migliore che in "Arturo" (non sono assolutamente d'accordo).
E' la storia di una crisi di un uomo di mezza età vista in tono divertente ma sempre con un occhio impegnato e parecchio romantico...personalmente i momenti melensi non li ho graditi e ancor meno tutti quelli inserti musicali!
Ho molto gradito invece quella dea che era Bo Derek che con quelle treccine avrebbe attizzato pure il ghiaccio!
Piuttosto intelligente e divertente a tratti (la scena delle telefonate dopo il dentista è irresistibile) resta un caposaldo della comicità di quei tempi ma comunque non il migliore..da vedere da ogni cinefilo comunque sia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  31/08/2011 15:03:29
   7 / 10
La classica crisi di metà età dove viene meno la capacità a lasciarsi andare, ad essere più formali a scapito della voglia di vivere fino in fondo tipica della giovinezza. Una commedia malinconica, con il marchio di classe ed eleganza di Edwards, malgrado non sia tra le mie preferite. Da ricordare anche per la splendida bellezza fisica di Bo Derek.

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/08/2011 15.59.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  08/02/2011 03:17:58
   7 / 10
Una commedia ben fatta non c'è che dire. Dudley moore ( il nostro Francesco nuti ;-) ) ci concede una simpatica e sincera interpretazione che assieme ai caratterizzati personaggi presenti ( Robert webber breve ma intenso ), danno vita ad un film che mette in luce la classica crisi dei quarant'anni e tutti i suoi problemi. Discorsi quasi mai banali ma neanche superlativi, e comunque è un film che ha il difetto di essere troppo lungo anche se la seconda parte fila via che è una bellezza.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  29/12/2009 20:15:04
   7½ / 10
Divertentissima commedia intellettuale sulla crisi di mezza età di un pluripremiato compositore hollywoodiano incerto tra la rassicurante Andrews e la conturbante Bo Derek. L'andamento è gustoso, raffinato, intelligente e garbatamente volgare, alcune trovate sono assolutamente irresistibili e il film è tra le commedie più apprezzabili ed originali degli anni '80. Gli interpreti fanno faville ma l'esordiente Derek con le treccine che ama a suon di Bolero di Ravel è memorabile. Da rivedere.

LoSpaccone  @  17/10/2009 15:12:26
   7 / 10
Una riuscita commedia su un tema, la crisi esistenziale di mezza età, molto caro al Blake Edwards della seconda parte di carriera. In bilico tra farsa e sentimento, dai toni agrodolci e con diversi momenti divertenti e trovate intelligenti. Peccato per il finale che scade in una moraletta facile e prevedibile. Probabilmente è il miglior film di Dudley Moore.

The Monia 84  @  18/02/2009 01:21:44
   8 / 10
Un piccolo classico tra le opere migliori di Edwards, un film elegante e posato quando serve, ma anche garbatamente triviale. Per tutti non è difficile, tanto meno sgradevole, immmaginarsi nei panni di George Webber (Dudley Moore) e qui sta un po' la portata universale e la forza immortale del film. "IT'S EASY TO SAY" è semplicemente splendida.

DarkRareMirko  @  17/11/2008 23:20:27
   8½ / 10
Grandissima commedia di Edwards.

Il suo senso si potrebbe in poche parole riassumere nel proverbio "Chi lascia la vecchia strada per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova".
Io però aggiungerei pure: "Chi non avrebbe lasciato la vecchia strada per una come la Derek, qui davvero sexy come non mai (***vedi spoiler)?".

Irresistibili le gag che, appena si crede siano affievolite, ripartono ancora più esuberanti e geniali di prima (questa è proprio la migliore caratteristica registica di Edwards imho), rialzando il ritmo è accrescendo qualitivamente il film; da antologia certe scene (come quelle centrali e finali relativamente a cui si può sentire in sottofondo gustosissime note del "Bolero").

Quindi ottima commedia da parte di un Edwards molto in forma, con ottimi interpreti (spicca proprio Dudley Moore tutto sommato, che però non avrà mai questa grandissima ed avviatissima carriera purtroppo, anche buttandosi via con film tipo "La miglior difesa è...la fuga", dove si salva solo lui ed Eddie Murphy praticamente).

Film straconsigliato.

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THE_FEX84  @  03/05/2008 18:06:45
   8 / 10
Il tema dell'andropausa è trattato da Edwards con la consueta classe registica che lo ha fatto elevare a maestro indiscusso(dopo Billy Wilder)della commedia brillante-sarcastica americana.Ogni tanto la materia narrativa gli sfugge di mano,ma basta inserire qualche esilarante gag visiva per risollevare il tutto e fare ripartire alla grande il film,che ha nonostante l'apparente tono scanzonato una grandissima classe e una fluidità di racconto davvero ammirevole.Gli attori sono perfetti per i loro ruoli:il bassetto Moore azzecca una delle sue migliori interpretazioni di sempre,la spilungona Andrews(moglie del regista)conferisce al suo personaggio di comprensiva girl-friend dei tratti deliziosi da attrice di grande classe,per non parlare dell'omosessuale interpretato da Webber,che avrebbe meritato un Oscar come attore non protagonista.La statuaria Derek divenne famosa per pochissimo tempo grazie a questo film,soprattutto nell'indimenticabile scena dell'amplesso mancato al ritmo del"Bolero"di Ravel.Si riflette tanto e si ride altrettanto di più,come in ogni film riuscito del grande regista,abilissimo a mischiare i toni con un'innata e rara eleganza.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  19/09/2007 12:00:10
   8 / 10
RAFFINATA COMMEDIA DI BLAKE EDWARDS.

Dick  @  11/06/2007 17:57:57
   6½ / 10
Simpatica commedia che si lascia vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  05/05/2007 19:02:41
   7 / 10
commedia simpaticissima a tratti esilarante(tipo dopo la visita dal dentista)...
non mi aspettavo da Edwards tutti questi nudi...
bravissimo il protagonista e bellissima(ed erotica)la Derek!

davil  @  06/03/2007 11:57:25
   7 / 10
il film in sè non è straordinario, ma diverte e non posso non rimanere estasiato di fronte a quella bo derek...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/08/2006 22:02:05
   7½ / 10
Quanti ricordi impossibili da rimuovere... il musicista intellettuale e sessualmente aperto, le spiagge assolate, i cocktail parties tutta cocaina e orgie... ma soprattutto l'incredibile bellezza di BO DEREK, una delle cover-girls piu' memorabili di sempre...
Non è certo la miglior commedia di Edwards, ma il suo mix astuto tra convenzionalità e pretese da sophisticated comedy lo rende ancora oggi brioso e divertente come non mai, quasi come un musical di Stanley Donen

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  11/03/2006 13:30:27
   8 / 10
Gran bella commedia dell'ultimo maestro della commedia americana. E' il film che tentò di lanciare la sensuale Bo Derek, ed è è poi il classico della comicità di Dudley Moore.

Incredibilmente intelligente e divertente, si ride tantissimo, anche se è sempre lontano dai livelli di "Hollywood Party" e sopratutto del successivo "Victor Victoria" (l'ultimo capolavoro di Edwards e della commedia americana in generale).

Esilarante e e indimementicabile è la sequenza che allora fece scalpore con Moore e la Derek sulle note del Bolero di Ravel.

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/12/2007 11.04.23
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THE FEX  @  09/03/2006 21:37:27
   8 / 10
Il tema dell'andropausa è trattato da Edwards con la consueta classe registica che lo ha fatto elevare a maestro indiscusso(dopo Billy Wilder)della commedia brillante-sarcastica americana.Ogni tanto la materia narrativa gli sfugge di mano,ma basta inserire qualche esilarante gag visiva per risollevare il tutto e fare ripartire alla grande il film,che ha nonostante l'apparente tono scanzonato una grandissima classe e una fluidità di racconto davvero ammirevole.Gli attori sono perfetti per i loro ruoli:il bassetto Moore azzecca una delle sue migliori interpretazioni di sempre,la spilungona Andrews(moglie del regista)conferisce al suo personaggio di comprensiva girl-friend dei tratti deliziosi da attrice di grande classe,per non parlare dell'omosessuale interpretato da Webber,che avrebbe meritato un Oscar come attore non protagonista.La statuaria Derek divenne famosa per pochissimo tempo grazie a questo film,soprattutto nell'indimenticabile scena dell'amplesso mancato al ritmo del"Bolero"di Ravel.Si riflette tanto e si ride altrettanto di più,come in ogni film riuscito del grande regista,abilissimo a mischiare i toni con un'innata e rara eleganza.

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