Un ispettore ferisce a morte un giovane di colore e la notizia provoca una violenta rivolta nella periferia di Parigi. Vinz, Hubert e Sai vagabandona per la città alla ricerca di un pretesto qualsiasi per scatenare la loro disperazione, la violenza, l'odio.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Che cosa vuole lasciare allo spettatore questo film?Durante tutta la durata è una che sorge spontanea. Racconta una giornata di tre ragazzi di tre etnie diverse arrabbiati con il sistema, che vagabondano per la città per tutto il tempo, girando senza una meta precisa.
Poi sul finale, si capisce qual' era il senso della storia: è un finale fortissimo alla prima visione, con molta potenza, ha l'effetto di uno schiaffo.
"L'odio" quando uscì scatenò un polverone per aver dipinto i poliziotti in modo disonesto, e vinse il premio per la miglior regia a Cannes: sicuramente è un film che rimane.
Bella la fotografia e ottima regia, grande Cassel e buon cast in generale.
Consiglio di vederlo una sola volta, perchè è uno di quei prodotti che non regge bene troppe visioni, visto che quello che stupisce la prima volta dopo lascia un po' indifferenti. Lo stesso finale, il punto di forza dell'intera pellicola, perde forza se rivisto.
"È la storia di una società che precipita e che mentre sta precipitando si ripete per farsi coraggio fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, ma il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."