Essere neri all'inizio di questo secolo negli Stati Uniti non era certo una condizione molto facile. Oltre a questo Celie se la deve vedere con un marito che la sfrutta e la picchia. Con molta pazienza e grazie alla sua serenità interiore però, riuscirà a dare una svolta positiva alla sua vita.
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Vero che c'è tanto di quel buonismo e retorica di cui spesso Spielberg sovrabbonda, però i temi trattati sono importanti e vengono portati su schermo con una narrazione piacevole e scorrevole, seppur non priva di sensibilità, che rendono leggere pure le due ore e mezza di durata. Spielberg dimostra ancora una volta che le storie le sa raccontare, siano esse quelle fantastiche (dove comunque ha dato il meglio di sé) o, come in questo caso, quelle più impegnate. Per quanto riguardo lo Spielberg "per il sociale" non siamo certamente sul livello di "Schindler's List" tanto per intenderci, però "Il Colore Viola" anche a quasi quarant'anni dalla sua uscita è uno di quei film che merita una visione. Ottima la prova corale del cast, con i quattro attori principali (Whoopi Goldberg, Danny Glover, Margaret Avery e Oprah Winfrey) ben calati nella parte e che qui offrono una tra le migliori interpretazioni delle rispettive carriere. Sicuramente agli Oscar e ai Golden Globe avrebbe meritato di raccogliere qualche premio (oltre al Golden Globe a Whoopi Goldberg) visto anche il numero impressionante di nomination.