Durata: h 2.33 Nazionalità:
Gran Bretagna, USA2009 Genere: fantasy
Tratto dal libro "Harry Potter e il principe mezzosangue" di J. K. Rowling
Al cinema nel Luglio 2009
Trama del film Harry potter e il principe mezzosangue
Tornato a scuola per il suo penultimo anno, Harry Potter si trova a doversi preparare allo scontro con Lord Voldemort, il cui ritorno ha sconvolto il mondo magico. Ad aiutarlo, come sempre, ci sono i suoi fedelissimi amici, e naturalmente il preside di Hogwarts Albus Silente...
Film collegati a HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE
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Harry Potter e il Principe Mezzosangue è il miglior libro della saga, niente storie, e cerco di spiegare brevemente il perchè: la narrazione abbandona definitivamente toni infantili per approdare alla perfetta commistione tra letteratura per ragazzi e per adulti, capace di accontentare un pubblico di tutte le età. Il salto in avanti, in verità, era già stato fatto con l'Ordine della Fenice (bello anche quello), che però non riesce a staccarsi di dosso quella prolissità di cui la Rowling ha riempito interi capitli, lasciandosi prendere da una vera e propria mania della descrizione. Lasciando poi da parte i toni cupi, componente fondamentale ma che non rappresenta una novità, considerato che compaiono già dalla fine del quarto e seguono da lì un climax ascendente fino al sesto (il settimo libro lo considero poco, penso che sia il peggiore), sono le emozioni che questo capitolo regala che lo piazzano al primo posto assoluto tra i sette. Chi ha letto e amato Harry Potter lo sa, inutile che stia a ricordare la bellezza e la potenza di scene quali l'uscita serale di Harry e Silente e la loro avventura nella caverna, l'omicidio sulla torre, il funerale... Sono tutte immagini che rimangono impresse nella mente, come ricordi di cose vissute, perchè effettivamente quelle scene noi le abbiamo vissute... l'atmosfera, i segnali visivi, uditivi, olfattivi, evocati talmente bene dal libro che non possiamo non esserci figurati nella nostra mente tutto ciò che la Rowling ha descritto su carta. Ebbene un lettore pienamente soddisfatto di questo libro, come sono io, come sono quasi tutti direi, non ha affatto bisogno di un film. Ciò che mi spinge, che ci spinge, a vederlo è solo curiosità. Questo però non deve significare andare prevenuti. Sono andato al cinema a vederlo con lo stesso entusiasmo infantile che mi ha accompagnato anche la prima volta e che, purtroppo, non è stato esaudito come quella volta. Il film, come ho scritto anche rispondendo al commento di non so chi, è un bidone progettato male fin dall'inizio: si dovrebbe puntare tutto su un concetto, un messaggio o una figura principale; Yates sceglie di puntare sull'amore e sui suoi primi sintomi nell'età giovanile. E' una decisione stupida e davvero poco interessante; ci sono già Twilight e diecimila altri film a parlare di questo. Tuttavia il vero delitto al libro è la menomazione della quale è stato soggetto: si critica troppo spesso la puntigliosità di certi spettatori che vorrebbero riportato il libro su pellicola per filo e per segno. Non pretendo questo, ma sono cmq pignolo quando si parla di Harry Potter, per cui difendere il regista con la solita scusa 'il cinema ha esigenze diverse rispetto alla letteratura' non mi va giù. Le uniche esigenze a cui ha cercato di rispondere Yates, è evidente, sono quelle dello spettacolo, accentuando le storielle amorose, inventandole (la ragazza babbana dell'inizio) e aggiungendo scene -non presenti nel libro- totalmente inutili a riempire buchi (l'attacco alla Tana). Le uniche cose che mi sono piaciute sono state il ricordo del piccolo Riddle e i progressi di Draco Malfoy con il suo piano (l'uccellino nell'armadio ecc.). Per il resto è un brutto lavoro quello di Yates (non facile, certo) che segue il libro pedissequamente solo dove non serve (nei discorsi ad esempio, ho notato che ce ne sono alcuni tali e quali a come li ha scritti la Rowling). Harry Potter e il principe mezzosangue ha come personaggio fulcro Silente e come controparte Voldemort; mi sarei concentrato su loro due, cercando di rendere la bellezza delle scene sopraelencate e provando a dare giustizia al preside con una maestosa sequenza sul suo funerale, che tanti ha fatto lacrimare. Altra piccola osservazione pignola: i mangiamorte non volano, nel film li hanno trasformati in demoni oscuri che svolazzano per il cielo. Nota di merito a Helena Bonham Carter: reinterpreta il personaggio in modo del tutto personale, dando a Bellatrix un pò della pazzia e della dissennatezza che l'ha caratterizzata in molti altri suoi personaggi. Facessero quello che vogliono del settimo, tanto il libro è quasi tutto da buttare.