Cacciata da casa dalla matrigna, Biancaneve, trova ospitalità nella casa dei sette nani ma la matrigna invidiosa della sua bellezza, si trasforma in una vecchia strega per perseguitarla..
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L'unico classico disney a risentire del tempo, nonostante i restauri e il merito di essere stato fonte di ispirazione per numerosi artisti, tra cui Don Gino Domeneghini con la sua "Rosa di Bagdad" o i sempre americanii produttori de "I Viaggi di Gulliver", dove i tre saggi (nel primo) e i lillipuziani (nel secondo) ricordavano lo stile nasone e bonario dei 7 minatori. Lo stile è senza dubbio diverso da quello di oggi, più meta narrativo, ma Grimilde pur non raggiungendo la forza della futura cattiva per eccellenza (Malefica), nella sua fredda bellezza (sarebbe un ottimo spunto per the snow queen) incuteva un certo timore, anche più che da spiacevole befana verrucosa. A reggere la visione e far venire voglia di riperterla però sono solo i nani, gli animaletti non sono odiosi come in Bambi, direi simpatici, ma a parte pulire non servono a un piffero. Protagonisti, principe guardone e casalinga in fuga praticamente vuoti, emblema di purezza, molto più che nel futuro Cenerentola o Addormentata, dove erano già aalivelli di guardia. "Sotto il vestito niente" volendo fare una citazione. Senza esagerare Biancaneve è un personaggio che si ricorda solo per pettinatura e colori.
Sicuramente fu un ottimo inizio ma è effettivamente stato sopravvalutato grazie ai ricordi d'infanzia, elementi validi per il pubblico giovane di ogni tempo e soprattutto un attento e pressante merchandising che non ne ha fatto perdere notorietà.