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Esordio alla regia di Mario Bianchi,con uno spaghetti western a suo modo originale ed in grado di distinguersi dalla miriade di prodotti similari. Peccato che la povertà del budget ne inibisca praticamente fin dall' inizio ogni ambizione,con un cast privo di nomi di spicco e che non riesce a dare credibilità alla vicenda (l'unico che si salva e' Craig Hill in un doppio ruolo),che risulta appesantita anche da una certa lentezza. Non male la parte dei delitti durante la festa di Halloween, così come azzeccati alcuni movimenti di macchina e decente la colonna sonora di Piccioni. Una sorta di anticipatore di Halloween di Carpenter ( sto scherzando ovviamente,ma qualche similitudine nella caratterizzazione del killer c'è),un prodotto finito nel dimenticatoio ma dotato di qualche momento interessante,se piace il genere può meritare il recupero.
Già nel West c'erà chi ammazzava ad Halloween .... In un villaggio del Far West , durante i festeggiamenti di Halloween , lo sceriffo ha il suo bel da fare , tra rapinatori sanguinari ed assassini mascherati .... Con questa pellicola il romano Mario Bianchi fa il suo esordio dietro alla macchina da presa , iniziando una prolifica carriera registica che lo porterà ad attraversare un po' tutti i generi del nostro Cinema ( western , poliziottesco , sexy ) , sino a finire nel porno duro e puro . Questo film è vistosamente molto povero e molto ingenuo , ma ha un paio di caratteristiche che lo rendono particolare . Se l' inserimento di una sottotrama " gialla " in un contesto western non è forse una novità assoluta , più interessante risulta invece l' introduzione di un misterioso assassino che cela il suo volto dietro ad una strana maschera di cuoio ed uccide con un coltellaccio durante i bagordi di Halloween ! Per il resto si tratta di un mediocre Spaghetti Western di serie C , girato nelle campagne laziali con un cast di basso livello . L' unico nome noto è quello di Craig Hill , che svolge bene addirittura un doppio ruolo ( lo sceriffo ed il suo gemello cattivo ) , anche se istrioneggia un po' troppo nei panni del villain nerovestito . Tra i comprimari si salva un po' l' esperienza degli spagnoli Francisco Sanz e Frank Brana , oltre alla bellezza di Agata Lys e di Nuccia Cardinali . Poco altro da ricordare , se non un paio di ridicoli assalti alla diligenza e qualche momento leggermente osè . Non brutta la colonna sonora di Piero Piccioni , per un film che nel complesso non può ambire ad un voto superiore al 5 - .