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Dies irae , dies illa , ne murissan centumilla .... Nel Sedicesimo Secolo in una città spagnola cominciano ad accadere misteriosi omicidi tra la nobiltà locale ... E' un film strano : una co-produzione anglo-magiara ambientata nella Spagna del Cinquecento ma con tanti attori palesemente non iberici ( abbondano i peli rossi ! ) e con l' uso di termini inglesi invece che spagnoli ( sceriffo , lord , lady ... ) . La trama invece è un contorto giallo in salsa cappa e spada con tanto di sicari mascherati , interventi della Santa Inquisizione e persecuzioni anti-giudaiche . Non manca qualche tocco grandguignolesco e qualche pruderie sensuale , ma dopo una prima parte interessante il film si avvita su sè stesso fino ad un finale quasi inaspettato . Se i protagonisti sono il sempre poco espressivo francese Christopher Lambert e la spagnola Blanca Marsillach , il cast principale è composto da caratteristi britannici , mentre i restanti ruoli sono affidati ad attori ungheresi . L' incerta regia è opera dello sconosciuto americano Adrian Rudomin e le ambientazioni , dignitosamente fasulle , sono magiare . Secondo me si tratta di una pellicola insolita , che comunque si può considerare al limite della sufficienza .
Interessante vedere quello che si rivela un giallo nella Spagna del 1500, tra inquisizione ed antiche tradizioni. Una indagine serrata tra atroci e sanguinosi delitti, un intrigo dove non manca l'azione. Nel finale, però, la storia si rivela più complessa di quello che sembra andando a scavare in pagine oscure della storia europea, che ci riportano ad ancestrali intolleranze e persecuzioni. La pellicola è pregna di una densa atmosfera e sebbene si veda che le scenografie sono ristrette risultano comunque efficaci. Il punto debole è una regia insicura ed un montaggio troppo frammentario; nel complesso comunque merita.