Il più famigerato assassino del mondo e il peggiore buono a nulla di New York vengono scambiati l'uno per l'altro in una pasticciata situazione che si determina in occasione dell'affitto di una casa sulla piattaforma Airbnb. I due si troveranno forzatamente costretti a comunicare e collaborare per potersela cavare.
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I due precedenti film di Patrick Hughes sono stati il mio guilty pleasure dell'estate e quindi avevo grandi aspettative per questo The man from Toronto. L'idea di Hughes dei sicari come dei simpaticoni mi affascina e lui continua con questo andazzo regalandoci un Woody Harrelson meraviglioso, un Hitman spietato ma allo stesso tempo incapace di vivere il mondo di tutti. Ovviamente Kevin Hart è la linea comica del film, ma purtroppo io con lui proprio non riesco a empatizzare, non fa ridere mai. Alcune scene d'azione divertono così come alcune sequenze basate su un'interazione poco probabile. Peccato, dunque, per Hart, per alcune cadute di tono e per la ripetitività di alcuni momenti, poteva essere un bel cult.